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Rimini, l’ex compagna (incinta) sparisce nel nulla e lo fa indagare per violenze: scagionato

La fine di un incubo. Un 37enne di origine straniera ma che da tempo vive a Rimini denunciato e indagato dalla compagna 27enne di origine moldava per violenza sessuale, percosse e maltrattamenti è stato scagionato dalle ipotesi di reato dopo che il giudice Benedetta Vitolo ha archiviato il fascicolo aperto a Rimini su richiesta del pm Paola Bonetti.

La loro storia era durata poco più di un anno tra il 2020 e il 2021 quando lei se ne andò da Rimini incinta di una bambina.  Lui, il 37enne aveva iniziato a cercarla per avere sue notizie senza più incontrarla. Pochi mesi fa l’inizio dell’incubo. Al 37enne fu notificata l’indagine a suo carico partita da una denuncia che la donna aveva presentato in Puglia, dove si è trasferita, ai carabinieri.

Sorprendente, tuttavia, l’assenza di prove in grado di certificare i suoi racconti: la 27enne non ha prodotto referti che mettevano nero su bianco le lesioni lamentate e neppure gli screenshot delle conversazioni in cui aveva riferito di essere stata minacciata. La giovane lo aveva persino accusato di volerla costringere a prostituirsi in un night club della Riviera romagnola e di violenza sessuale ma anche in questo caso non ha prodotto prove sufficienti a convincere i magistrati se non pochi screenshot ritenuti insufficienti.

Al contrario l’indagato aveva presentato un ingente quantità di prove a sua difesa, in particolare schermate di conversazioni in cui i due si scambiavano messaggi senza allusioni ad episodi di violenza o minacce, addirittura le foto morfologiche della bambina che sarebbe nata a breve. In più a pesare anche un episodio raccontato dal 37enne. Quando la donna tornò in Italia dalla Moldavia fu bloccata dalla Polizia di frontiera all’aeroporto Marconi di Bologna. Fu solo la mediazione del compagno a permetterle di sbrigare la faccenda, mediazione arrivata su sua richiesta. Difficile, per i magistrati che hanno archiviato il caso, che la donna abbia chiesto aiuto a una persona da cui si sentiva minacciata e che avrebbe poi accusato, per altro, anche di violenza sessuale. Ora la ventisettenne rischia una denuncia per diffamazione.

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