C’è anche il sindaco di Rimini Andrea Gnassi tra i sindaci destinatari di una lettera – lunga e minacciosa – firmata dalle “Nuove Brigate Rosse” con tanto di simbolo in intestazione. A comunicarlo è lo stesso primo cittadino di Rimini, dopo che nella giornata di ieri anche il sindaco di Ferrara Alan Fabbri aveva deciso di rendere note le minacce pervenute in Comune.
“Ieri, anche a me, come ad altri sindaci della regione – ha scritto Gnassi – è arrivata la lettera firmata ‘Le nuove Brigate Rosse’ in cui si lanciano folli accuse e ancora più folli promesse di atti violenti verso le nostre comunità. Ho segnalato il fatto all’autorità competente ma il clima è brutto, molto brutto, e confuso. Serve un eccezionale senso di responsabilità in ogni componente della società italiana: Governo e Istituzioni garantendo ossigeno alle imprese in difficoltà e sostenendo in ogni modo gli sforzi della sanità, Comuni e territori spalancando ancora di più le loro porte a chi ne ha bisogno, cittadini con i loro comportamenti rispetti della sicurezza. Solo tutti assieme possiamo evitare di finire nel baratro, paradossalmente nello stesso momento in cui quella del vaccino diventa una realtà concreta e non una semplice speranza”.
A Ferrara nella giornata di ieri era stata immediatamente informata la Questura, ora in possesso della lettera. E la stessa cosa è accaduta oggi a Rimini.
Il sindaco di Ferrara Alan Fabbri aveva spiegato che “nella lettera che ricevuta e firmata ‘Le nuove Brigate Rosse’, compaiono pesanti minacce, non rivolte specificamente contro la mia persona, ma contro la nostra comunità, sia come Ferrara che come Paese. Mi dicono che altre lettere analoghe sono arrivate anche ad altri sindaci. Ho ritenuto di segnalare immediatamente la cosa alla Questura per le verifiche del caso”.
Sul caso indaga la Digos ed è stato appurato che la stessa lettera è stata inviata a numerosi sindaci italiani, soprattutto in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.