Sulle note vicende di Aeradria e sulle ultime decisioni assunte dal Tribunale, un comunicato della Lega Nord:
“Sull’inchiesta Aeradria e sul rinvio a giudizio degli 11 volti noti dell’establishment riminese, interviene il capogruppo della Lega Nord Marzio Pecci che parla di “sconfitta politica di queste persone al di là dell’esito processuale”. Pecci punta il dito “sull’irresponsabilità di aver amministrato il patrimonio pubblico perseguendo interessi personali. Un patrimonio che spazia dall’aeroporto Fellini, alla Cassa di Risparmio e al Palacongressi il cui malaugurato comune denominatore è il fallimento”. “In questa catena di tracolli finanziari ad avere la peggio sono stati imprenditori, artigiani, lavoratori, e risparmiatori riminesi che hanno subìto, loro malgrado, gli effetti devastanti della spirale fallimentare”. “Stupiscono poi le dichiarazioni di sollievo rilasciate dai vari protagonisti della vicenda Aeradria all’esito della fase preliminare del procedimento – attacca Pecci – come se il rinvio a giudizio per reati tra cui truffa aggravata, bancarotta fraudolenta e abuso d’ufficio fosse una medaglia al valore per gli ottimi risultati ottenuti e un vanto da esibire in piazza. Credo ci sia poco da ridere – conclude il capogruppo della Lega – l’affresco della politica riminese che in questi decenni ha governato e governa il nostro Comune è aberrante. Indipendentemente dall’esito del processo quella di Gnassi e compagni è una politica senza etica, una politica che scavalca l’interesse dei cittadini per perseguire la logica del profitto”.
