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Rimini. Lega e 5Stelle contro l’aumento dell’addizionale Irpef

Con due distinti comunicati il senatore dei 5Stelle Marco Croatti ed il capogruppo della Lega in Consiglio Comunale Marzio Pecci intervengono per ribadire la netta contrarietà all’aumento dell’addizionale Irpef proposta dalla Giunta Comunale. Martedì è prevista la presentazione e discussione sulla delibera che riorganizza l’addizionale irpef. Venerdì il voto in commissione per poi passare la discussione in Consiglio comunale.

L’intervento di Marco Croatti

“Il Sindaco di Rimini continua ad aumentare la pressione fiscale sui cittadini di Rimini. E ‘naturalmente’ incolpa altri per coprire le sue incapacità. Legate a previsioni sbagliate, a troppi sprechi e a politiche fallimentari. L’aumento dell’Irpef colpirà duramente soprattutto pensionati e lavoratori. Questa volta, per giustificarsi agli occhi dei riminesi, incolpa il Governo per l’incertezza del finanziamento del bando delle periferie.

Una scusa ridicola. E i riminesi devono saperlo.

Il Governo ha appena inviato la nuova convenzione per il progetto di riqualificazione di Rimini nord. E l’unica differenza, rispetto alla vecchia convenzione, non dovrebbe spaventare né alimentare incertezza in un Comune capace e ben amministrato. Al contrario dovrebbe trovare l’appoggio convinto di tutti quei bravi amministratori che si battono contro gli sprechi. Troppi progetti raccolgono finanziamenti nel nostro Paese (e quindi prebende per tanti) e riescono solo a creare cantieri interminabili e opere incompiute. Le nuove convenzioni pretendono che i lavori vengano eseguiti con efficacia e completati. Nei monitoraggi che saranno compiuti sui vari step della realizzazione dei progetti, i Comuni verranno man mano rimborsati.

Parlando di incertezza quindi il Sindaco di Rimini ammette di avere dubbi sul suo operato? È questo il problema? Oppure non sta raccontando ai cittadini la verità sui conti del Comune di Rimini?”.

“Il Sindaco non strumentalizzi ancora una volta i cittadini e gli operatori di Rimini nord. Già sufficientemente frustrati da decenni di promesse non mantenute. Piuttosto faccia finalmente partire i cantieri e non perda ulteriore tempo. A cominciare dal potenziamento dell’asse viario Domeniconi, Serpieri, Caprara e Mazzini, già finanziato dal Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) con delibera CIPE del 2016, ma ancora fermo al palo. Le risorse ci sono insomma. Quello che manca, al netto delle strumentalizzazioni del Sindaco, sono i fatti. Come sempre”. Conclude Croatti.

L’intervento di Marzio Pecci

“Il documento CGIL CISL UIL “Non siamo il Bancomat del Sindaco” ci conferma quanto sia corretta e legittima la posizione della Lega, in materia fiscale e tributaria, che chiede, ai cittadini riminesi, di aiutarci a dire “basta” ai continui prelievi di soldi da parte della giunta Gnassi. Abbiamo detto in questi giorni, a commento della “manovra” di bilancio comunale, che il raddoppio dell’Irpef è la conseguenza della politica di sperperi seguita dalla Giunta nella amministrazione del comune e delle società partecipate.

Abbiamo denunciato pubblicamente, anche alla Corte dei Conti, la cattiva gestione dell’Asp  Valloni Marecchia ed in Consiglio Comunale ed i danni conseguenti alla mancata quotazione in borsa di IEG (fiera di Rimini) costata, ai riminesi, circa 1,5 milioni o forse più.

Solo queste due operazioni hanno comportato uno sperpero di denaro pubblico di circa 2.000.000,00 di € che i cittadini, oggi, sono chiamati a pagare con l’aumento dell’Irpef.In una situazione economica di crisi, come quella attuale, il persistere, da parte della Giunta, nella politica degli sperperi è da dissennati e significa non avere a cuore le “mille difficoltà” in cui versano i cittadini, gli artigiani e le piccole e medie imprese.

Questa Giunta con le politiche fiscali di aumento dell’Irpef, delle modifiche del regolamento della Tari, delle modifiche del regolamento comunale per l’occupazione degli spazi pubblici ha la grande capacità di creare in città, dopo l’aumento spropositato del costo della luce e del gas, una seria “crisi fiscale”. La Lega è intenta in una politica di abolizione delle diseguaglianze, soprattutto in questo periodo in cui la ricchezza si è concentrata, sempre più, nelle tasche di pochi mentre la  povertà si è diffusa tra i “molti” cioé famiglie, artigiani, professionisti e piccole e medie imprese.

L’equità fiscale, degna una città civile, a Rimini è ben lontana a venire. Questa Giunta non è capace di rimodulare un nuovo sistema che sia più equo, anzi, con la politica che persegue, facilita l’evasione fiscale e obbliga gli onesti apagare sempre di più. Le manovre in atto, che saranno discusse in Consiglio comunale a breve, potranno servire a sanare un bilancio, che “fa acqua da tutte le parti” a causa delle incapacità di sindaco e assessori nel controllo della spesa e dei presidente delle partecipate, ma, sicuramente, non saranno in grado di raggiungere l’obiettivo del “pagare tutti per pagare meno”. In due anni e mezzo questa Giunta non è stata capace, così come aveva promesso, di semplificare il sistema impositivo.

La presenza in Giunta di un assessore per l’Innovazione digitale, ricerca e sviluppo e servizi civici, che avrebbe dovuto introdurre l’uso di tecnologie avanzate per ottimizzare i controlli incrociati sui contribuenti, si è rivelata dispendiosa ed inutile. Tutte le manovre eseguite per modificare i regolamenti hanno portato ad un aumento dell’imposizione fiscale e mai ad una riduzione dell’evasione fiscale.

Purtroppo, in questo contesto, ancora una volta le famiglie riminesi saranno obbligate a subire un ulteriore “salasso” a causa della incapacità degli amministratori locali a gestire la “cassa” del comune. Al Sindaco, alla Giunta ed alla maggioranza diciamo, ancora una volta, che senza una buona amministrazione fiscale una città moderna è impossibilitata a funzionare e che il prelievo continuo di risorse dalle tasche dei cittadini, prima o poi, scatenerà la rivolta. Ora per evitare che questo accada è estremamente necessario che il Sindaco, la Giunta e la maggioranza si mettano al lavoro per riformare l’Amministrazione Comunale e soprattutto il settore tributi del comune di Rimini disponendo l’impegno a tempo pieno dell’assessore Brasini e dell’assessore De Schio che non può continuare a stare in Giunta a “mezzo servizio” come fosse la “cameriera” del Sindaco.” 

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