Il casinò civico a Rimini fu fondato nel 1803 ed anche lo statuto porta la stessa data. Agli inizi dell’800 il voto, alle elezioni politiche, era riservato solo ai maschi. Solo nel 1946 alle donne venne riconosciuto il diritto di voto. Per altro il Casinò Civico nasce nella Repubblica Italiana che durò dal 1802 a 1805. Infatti il 26 gennaio 1802 i deputati della Repubblica Cisalpina proclamarono la trasformazione di questa in Repubblica Italiana, con presidente Napoleone Bonaparte. In realtà di uno “Stato” dipendente dalla Francia.
Lo statuto del Casinò Civico di Rimini, mai aggiornato nella parte degli aventi diritto al voto, è rimasto quello del 1803 con il divieto tra le altre cose alle donne di partecipare a cariche elettive del Circolo ed anche di poter partecipare al voto. Solo i soci (effettivi) maschi possono votare per il rinnovo delle cariche ed essere anche candidati. Le donne sono solo socie temporanee e come tali non hanno diritto di voto. La formula del socio temporanea è stata adottata per poter fare giocare le donne nei locali del Circolo, in particolare a burraco e a bridge.
A tutto questo si è ribellata Maria Antonietta Varisco che è intenzionata a far valere le sue ragione e chiedere la revisione dello statuto del Casinò Civico. Non sarà facile. In altre occasioni negli anni fu sollevata la questione senza mai giungere ad un cambiamento.