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Rimini: La strada è a sinistra. “Pensare ad una lista per le prossime europee”

Terminato il week-end riminese de “La Strada a Sinistra”, organizzato dal Psi locale e aperto alle migliori energie nazionali della sinistra italiana. Idee, proposte, goliardia e una bandiera socialista che sventolava sul lungomare riminese. Una due giorni occasione di analisi sulla strada da percorrere nel prossimo futuro.

Europa, lavoro, immigrazione, territorio sono solo alcuni dei temi affrontati.

Presenti al dibattito serale del venerdì – aperto del segretario del PSI locale Francesco Bragagni – l’on.le Gennaro Migliore (PD), l’on.le Lara Ricciatti (Leu), Maria Pisani, Portavoce nazionale del PSI, il corrispondente da Parigi per il Foglio Mauro Zanon e il sen. Enrico Buemi (PSI).

Il ruolo di moderatore è stato affidato a Federico Parea della segreteria nazionale del Psi.

Dopo la relazione politica di Luigi Iorio, responsabile nazionale Lavoro del PSI, si è sviluppato un confronto serrato tra le varie anime della sinistra, non privo di una onesta autocritica, che è stato utile per capire le nuove linee politiche che la sinistra dovrà seguire in Italia e in Europa.

Sabato è stato affrontato invece il tema del Psi del futuro con un occhio particolare ai temi della solidarietà sociale e dell’integrazione: sono intervenuti Cesare Carini, segretario regionale PSI Umbria, Maria Adele Berti della Segreteria Regionale del PSI Marche, Simone Oggioni, del coordinamento nazionale di Art. 1 – Mdp, Alice Parma, Sindaco di Santarcangelo, Gerardo Giovagnoli del PSD sammarinese, Gilberto Martinini di Avvocato di Strada Onlus e Ivan Innocenti del Partito Radicale.

La proposta finale emersa dalla discussione generale consiste nel ripensare idealmente la sinistra sui temi (globalizzazione, lotta alle disuguaglianze, Europa dei popoli) e nel portare avanti un indispensabile rinnovamento delle leadership di tutto il centrosinistra.

E’ necessario, inoltre, mettersi subito a lavoro per una lista da presentare alle Elezioni Europee del maggio 2019, che possa far riavvicinare un elettorato di sinistra disilluso e deluso e riaggregare la comunità socialista, evitando di pensare ai congressi di altri partiti.

Una lista che non può non ripartire dalle idee socialiste e che si deve rivolgere a tutta quella sinistra non convenzionale, alle associazioni di area, andando a rappresentare uno stimolo, in termini di proposte, per un PSE ormai da troppo tempo arido di elaborazione politica.

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