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Rimini, la rabbia delle guide turistiche: “Per noi niente, tributi da cancellare non basta sospenderli”

E ora esplode la rabbia delle guide turistiche. Questa mattina si sono riunite per un flashmob nei luoghi simbolo di Rimini, dal Ponte di Tiberio a piazza Cavour. Chiedono disperatamente aiuto: non la sospensione di tasse e contributi, ma la loro cancellazione, dal momento che il loro lavoro è stato praticamente azzerato dall’emergenza coronavirus. Inoltre vogliono un fondo di garanzia appositamente per la loro categoria, come sta avvenendo per altre.E mostrano cartelli in tutte le lingua: Rimini è sicura! Perchè non visitare la Romagna?

A spiegare le loro ragioni in piazza c’è Marco Torri, presidente del locale sindacato delle guide turistiche, Confguide Confcommercio, di cui è anche vice presidente nazionale: “Solo su territorio di Rimini rappresento un centinaio di guide a livello nazionale più di 1.200, siamo il sindacato principale”. Domani saranno a Roma per due giorni, dove incontreranno la commissione parlamentare Turismo e i vertici nazionali di Confcommercio.

“Questa mattina – riferisce – abbiamo organizzato un flashmob come hanno fatto i colleghi di Firenze, anche perché alla luce del Dl che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale non c’è nessuna copertura, nessun ammortizzatore sociale pensato per autonomi come noi. A Roma domani presenteremo due punti, solo due”.

Quali? “Il primo è la cancellazione dei tributi, non la loro sospensione. Perché noi non possiamo accedere a nessuna forma di Confidi o ammortizzatori sociali. Io non vado ad aprire una linea di credito per pagare le tasse, non esiste proprio. Quindi, in base ai bilanci 2019 dei professionisti e partite Iva come me, noi presenteremo un documento in cui dichiariamo qual’è il mancato guadagno, solamente del periodo che va fra marzo, aprile e maggio. Poi possiamo calcolare anche quello di settembre e ottobre, visto che le cancellazioni stanno già arrivando”.

Secondo punto? “Chiederemo l’apertura di un fondo di garanzia dedicato appositamente alle guide turistiche. Perchè noi siano colpiti quanto le agenzie viaggi e quanto i tour operator. Se loro stanno ottenendo qualcosa, io voglio che anche noi siamo in grado di ottenere qualcosa, questo è il mio impegno. Sbattere i pugni, quando ci vuole ci vuole”. 

Come operano le guide in questo territorio? “Siamo oltre cento guide che operano stabilmente da marzo a ottobre ed è  un lavoro di tipo stagionale. Poi ci sono i professionisti come me che lavorano tutto l’anno, dodici mesi nella pianificazione, nella formazione continua e nell’andare nelle fiere internazionali del turismo per avere clienti. Ora non possiamo più fare neanche questo. l’ITB di Berlino è stato cancellato, saranno cancellati anche gli appuntamenti di Londra, quelli in America. E’ un danno economico incredibile, dovuto alla mala gestione del Governo”.

In che senso? “Nel senso che il governo quello che sta attuando adesso è corretto ed è sacrosanto, però bisognava pensarci prima a come gestire la co-mu-ni-ca-zione! La Spagna non ha questo problema, la Grecia non ha questo problema. Quindi tutti i turisti dove andranno ora? In Spagna e in Grecia. Almeno il mercato russo, è questo che sta dicendo. Il turista americano cosa farà? Uguale. L’Emilia Romagna muove qualcosa come 50 milioni di turisti, solamente il turismo scolastico vale qualcosa come 400mila studenti che arrivano da tutta Italia. E solamente Ravenna è visitata da oltre 200mila studenti, ragazzi che poi vengono a Rimini, poi vanno a San Leo, a Verucchio. Sono numeri importanti, grossissimi”. Numeri in questo momento ridotti a zero.

 

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