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Rimini: la Prefettura e gli studenti insieme per la sicurezza stradale

Prosegue con spirito di partecipata collaborazione e con il comune obiettivo di sensibilizzare i giovani a tenere una condotta responsabile nella guida e nell’utilizzo delle strade, il rapporto tra la Prefettura e l’Ambito Territoriale dell’Ufficio Scolastico Regionale.

In un quadro di costante azione di prevenzione e sensibilizzazione in materia di sicurezza stradale, dopo la giornata di “guida sicura” nel circuito dell’autodromo “Marco Simoncelli” di Misano Adriatico, ancora una volta i due menzionati Uffici hanno promosso un evento dedicato alle troppe vittime della strada, destinato agli studenti del Liceo “G.Cesare-M. Valgimigli”, dell’ Istituto Tecnologico Statale “O.Belluzzi-L.da Vinci” e dell’ Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e la Ristorazione S.P. Malatesta di Rimini.

L’ iniziativa, capace di portare tantissimi giovani alla sala del Cinema Teatro Tiberio ove si è tenuto l’ incontro, ha toccato corde profonde della sensibilità degli studenti, a tratti commossi, attraverso la proiezione del documentario dal titolo “Ogni giorno”, del regista Luca Pagliari.

È stato lo stesso autore ad animare la mattinata e a commentare il filmato, liberamente ispirato ad un fatto realmente accaduto il 10 settembre 2013 a Corinaldo (An), allorquando il quattordicenne Francesco Saccinto (“Saccio” per gli amici”), morì dopo essere stato investito, mentre era alla guida del

suo scooter, da un uomo privo della patente e in stato di ebbrezza (con un tasso alcolemico quattro volte superiore alla norma) che guidava un veicolo procedendo contromano.

L’originale intreccio narrativo ha come protagonisti i familiari della vittima (il padre Vittorio e la madre Simonetta), gli amici più cari di “Saccio” e gli uomini della Polizia Stradale intervenuti nella circostanza.

Intercettando i pensieri più profondi dei protagonisti, il documentario e la coinvolgente narrazione di Luca Pagliari inducono ad una riflessione di notevole efficacia sulle responsabilità dei singoli, sugli effetti devastanti causati da alcol e sostanze stupefacenti, sugli stili di vita e la percezione del rischio, sull’importanza della conoscenza e del rispetto delle regole.

Decisiva, poi, la testimonianza dei genitori del giovane ucciso “semplicemente” perché un’altra persona, venendo meno completamente all’obbligo morale di vivere la strada con responsabilità ha stroncato in un attimo l’esistenza di un giovane.

Non piangete – dice la mamma di Francesco pensando a Saccio – Il modo migliore per rispettare Francesco, è rispettare la vita … e per essa tenere comportamenti che la custodiscano”.

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