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Rimini, travestiti da Carabinieri per derubare anziani: sei arresti

Si spacciavano per appartenenti alle forze dell’ordine e, carpendo la fiducia dei malcapitati, il più delle volte persone anziane e sole, li derubavano presso la loro abitazione nel corso di trasferte dalla Regione in cui abitano, il Piemonte in Romagna, con base nel riminese. Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Cuneo con la collaborazione di quelli Squadra Mobile di Rimini hanno smantellato una banda accusata di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti nelle case.

Sei le misure cautelari emesse dal Tribunale di Asti su richiesta della Procura: cinque in carcere e una ai domiciliari. Sei persone, tutte di etnia sinti-piemontese e abitanti tra le province di Novara, Cuneo e Asti sono indagate per i reati di associazione a delinquere, furto aggravato plurimo, riciclaggio, porto abusivo di arma comune da sparo, possesso di distintivi contraffatti e resistenza a pubblico ufficiale. Nei dettagli l’operazione è stata condotta dalle Squadre Mobili di Torino, Rimini, Forlì Cesena, Asti e Novara e dai Reparti prevenzione crimine di Torino e Bologna nonché del reparto Cinofili di Torino.

Cinque misure cautelari sono state eseguiti nella notte appena trascorsa a Rimini, mentre una sesta persona si trova ai domiciliari. E non è un caso che gli arresti sono stati portati a termine in territorio Riviera. La banda agiva da tempo solo in Romagna grazie ad un basista. Due le tecniche con cui agivano i banditi.
Spesso i malviventi si travestivano da Carabinieri e distraendo le vittime sottraevano loro il bottino dopo essersi introdotti nelle case. Ma altrettante volte con arnesi da scasso riuscivano a prelevare intere casseforti con arnesi da scasso di ogni genere, tra cui potenti flessibili. Di 500.000 euro il bottino incassato dai banditi di cui si ha certezza.

Per spostarsi in Romagna i cinque viaggiavano su auto di grossa cilindrata dopo essersi dati appuntamento in un comune dell’astigiano, tutte munite di targhe false con i bauli pieni di attrezzi da scasso e pettorine false dei Carabinieri. Nel riminese e sempre in diverse località, li attendeva un complice che ogni volta predisponeva un luogo sicuro per pernottare e una base logistica, un cascinale appartato nei pressi di Igea Marina, trasformato in un arsenale di arnesi da scasso.
In particolare due colpi sono stati messi a segno a Rimini ai danni della stessa, vittima, una signora anziana.
Ogni furto veniva organizzato nei minimi dettagli con numerosi sopralluoghi effettuati prima del colpo vero e proprio. Le indagini erano partite lo scorso agosto e a insospettire le forze dell’ordine piemontesi erano stati i ripetuti movimenti verso al Romagna delle sei persone indagate.
Cinque di loro sono stati raggiunti dagli agenti di Rimini in un residence di Bellaria mentre il sesto, il complice basista, in una roulotte dove era solito pernottare.

 

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