L’Emilia Romagna è la regione con la più alta percentuale di incidenti che coinvolgono ciclisti.
Le strade romagnole sono le più pericolose d’Italia per i cilisti. Questo quanto emerge dall’indagine svolta da DAS, compagnia di Generali Italia specializzata nella tutela legale, che ha rielaborato i dati Istat relativi al 2016. Con un incidente ogni 3.293 abitanti l’Emilia-Romagna è la regione italiana con la più alta densità di incidenti che coinvolgono ciclisti.
Sul podio nazionale della pericolosità c’è Rimini, con 1 incidente ogni 808 residenti, seguita da Forlì-Cesena (1 ogni 994) e Ravenna (1 ogni 1017). “Negli ultimi anni – spiega Roberto Grasso, amministratore e direttore generale di DAS – sono cambiate le abitudini e le esigenze di mobilità delle persone e di conseguenza anche i rischi connessi. Purtroppo non sempre gli incidenti sono collegati alla guida di veicoli di proprietà, spesso ci si può trovare coinvolti in spiacevoli eventi anche con auto a noleggio, utilizzando il car sharing, procedendo a piedi, in bicicletta, in moto o sui mezzi pubblici”.
Passando alla moto, sempre in vetta Rimini in regione per la pericolosità delle sue strade: con un sinistro ogni 702 residenti è all’ottavo posto nella graduatoria nazionale, nonostante una riduzione del 24% tra 2007 e 2016.
La provincia di Bologna, uno su 1.025, è dodicesima, mentre centoduesima Forlì-Cesena, uno ogni 1.394, dove gli incidenti si sono ridotti del 21%. La densità di sinistri si abbassa progressivamente nelle province di Ravenna, uno su 1.717, 33esima in Italia; Parma, Reggio Emilia, Ferrara e Piacenza.
Infine i motorini: Rimini è seconda in Italia con un incidente ogni 1.337 residenti, nonostante un calo del 57% tra 2007 e 2016. Seguono le province di Forlì-Cesena, uno su 3.523, 21esime in Italia, e Reggio Emilia. Ravenna è ventottesima, con uno su 4.121.