Nell’elenco degli abusi edilizi comunicati dall’Amministrazione comunale di Rimini rientra anche la nuova moschea di via San Nicolò a Rimini.
Atto conseguente al verbale della Polizia Municipale di fine settembre nel quale emerge che non sussistono i requisiti per il trasferimento del centro culturale islamico dall’attuale sede alla nuova collocazione in via San Nicolò, attualmente in affitto all’Associazione Al Tawhid.
L’immobile infatti ha più volte cambiato destinazione d’uso: da originaria autorimessa, ad artigianale laboratoriale, poi commerciale e infine a luogo di culto. La verifica ha dato esito negativo e quindi ha portato a dichiarare non legittimabili le opere. Attualmente viene contestato l’abuso senza particolari provvedimenti che non sia la sospensione dei lavori.
Il cambio di destinazione doveva prevedere un aumento degli standard di parcheggio che non sono previsti. Non si tratta di una norma, vessatoria nei confronti della moschea, ma di carattere generale prevista nel Regolamento Urbano Edilizio (RUE).
Infatti l’ Art. 1.5.18 – Cambio d’uso prevede al comma 5:
Qualora l’intervento di cambio d’uso comporti un aumento del carico urbanistico25, esso è subordinato al contemporaneo e integrale reperimento delle dotazioni urbanistiche previsti per il nuovo uso, ovvero alla loro monetizzazione nei casi ammessi, e comporta il versamento della differenza tra gli oneri di urbanizzazione per la nuova destinazione d’uso e gli oneri previsti, nelle nuove costruzioni, per la destinazione d’uso in atto.
La norma prevede esplicitamente anche la monetizzazione e tra i casi ammessi vi è la zona del centro storico.
Dalle dichiarazioni dell’assessore Jamil Sadegholvaad emerge la volontà della Giunta Comunale di modificare il Rue per affrontare in modo adeguato il problema dei luoghi di culto islamici nella città di Rimini.