La epidemia del Virus Covid19 ha determinato una situazione eccezionale.
La vita di ognuno è stata sconvolta perché la vita stessa sembra essersi fermata.
Ma in realtà quello che si è fermato non è la vita, bensì l’incessante movimento che ci porta dalla casa al mondo.
È quindi il mondo che ha rallentato il suo ritmo, fermando il movimento di tutto quello che non è essenziale alla vita.
Questa è la ragione per la quale Jonas si è fermato già prima dell’ultimo decreto del Governo: per proteggere la vita degli analisti e dei pazienti.
Il centro Jonas Rimini rimarrà chiuso fino al 3 Aprile, ma è sempre aperto all’ascolto trovando i modi per fare sentire la sua presenza.
“Questo è oggi il nostro posto, il nostro compito, il nostro contributo”, comunica l’organizzazione. “Offrire un ascolto alla sofferenza e tenere vivo il legame con la città.
È per questo che abbiamo attivato uno sportello online gratuito in questo tempo di emergenza:
potete contattare il 338.8335595 e prenotare il vostro colloquio che avverrà tramite Skype o videochiamata whatsapp”.
Jonas Rimini promuove la cura, la prevenzione, la ricerca scientifica e il trattamento delle patologie inerenti il disagio contemporaneo – anoressia, bulimia, depressione, attacchi di panico, disagio dell’infanzia e dell’adolescenza, disagio famigliare – attraverso l’uso della parola come strumento in grado di favorire l’emersione irriducibile della soggettività che questa veicola, permettendo alle persone che si rivolgono a Jonas di trovare uno spazio capace di ospitare la propria singolarità e di elaborare altresì la propria sofferenza interpretando nella manifestazione di questa – nella sua espressione sintomatica e negli inciampi che la accompagnano – una chance per ricominciare.
Avvalendosi inoltre della collaborazione di ricercatori, studiosi e sociologi, Jonas Rimini volge lo sguardo ad una attenta riflessione circa i nuovi paradigmi socioculturali che compongono la Civiltà al fine di intercettare, in maniera più pertinente possibile, le tipologie di funzionamento che scandiscono il disagio contemporaneo e i rapporti che questo intrattiene con ciò che lo ha storicamente preceduto e/o predeterminato. La dimensione generazionale e generativa che attraversa l’interesse di Jonas Rimini si offre di analizzare le attuali produzioni soggettive come esito di nuovi modelli socioculturali al fine di costruire posizioni terapeutiche ed analitiche capaci di valorizzare gli aspetti particolari di ciascuno.
Oltre ad accogliere la sofferenza dei singoli, Jonas offre consulenze ai genitori, insegnanti, educatori e operatori sociali che sperimentano delle impasse nel proprio tentativo di fronteggiare il disagio e la sofferenza altrui.