Jamil Sadegholvaad, il candidato sindaco per il centrosinistra, ha incontrato i giorni scorsi, una folta rappresentanza delle cooperative sociali di tipo A e B, le aziende onlus riminesi che per statuto danno lavoro a persone diversamente abili, durante il quale ha dichiarato «Siete un pezzo dell’economia riminese che non può essere circoscritta solo al vostro ruolo sociale di dare lavoro alle persone svantaggiate, che pure ha un peso importante. E lo sarete sempre di più, perché nell’era del Post Covid la tenuta sociale sarà un fattore determinante».
L’incontro è stato promosso dal Consorzio Sociale Romagnolo, l’organismo che ne riunisce oltre 50 di cui circa la metà sul territorio riminese. Lo scopo: proporre al mondo politico alcuni strumenti legislativi che possano agevolare o gli inserimenti lavorativi di persone svantaggiate, un modello di economia che rientra nelle leggi del mercato e che, hanno detto i rappresentanti della cooperazione sociale, «crea un’economia che resta sul territorio, producendo posti di lavoro e reinvestendo sul territorio».
Jamil ha ricordato che in questo decennio la Giunta comunale riminese di cui fa parte ha investito molto nel sociale. «E il sociale sarà uno dei punti importanti del nostro programma futuro, insieme al sostegno alle imprese e al lavoro. Per questo vogliamo potenziare il decentramento di alcuni servizi sul territorio, a partire da quelli sanitari e presidi per la sicurezza, rendendoli più accessibili: a 15 minuti da ogni cittadino.».
Sul tema della co-progettazione, sollevato dai rappresentanti delle cooperative sociali, Jamil ha detto che «Io interpreto l’ascolto e il confronto come parti essenziali dell’attività amministrativa. La co-progettazione è anche questo: ascoltare e confrontarsi. In quanto alle opportunità per i lavoratori svantaggiati, nella prossima legislatura aumenteremo gli sforzi per crearne di nuove, coinvolgendo dove possibile i nostri rappresentanti nelle partecipate».