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Rimini, interrogazione Barbara di Natale (Pd): “Manifestazioni fasciste, modificare regolamento”

Barbara Di Natale, consigliera comunale del Partito Democratico di Rimini, chiede di rivedere i regolamenti comunali: chi chiede spazi pubblici deve dichiarare da che parte sta: se con la Costituzione, le leggi Scelba e Mancino e la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, oppure no.

“I recenti fatti di cronaca, come l’aggressione fascista ai giornalisti de l’Espresso – scrive Barbara Di Natale – che raccontavano la cerimonia di commemorazione dell’anniversario della strage di Acca Larentia al Verano, la fomentazione dei disordini nel quartiere romano di Casal Bruciato con l’accusa di istigazione all’odio razziale, violenza privata, minacce, adunata sediziosa, apologia di fascismo e la riprovevole provocazione nelle sedi dei Centri anti- violenza di tutt’Italia, tra cui Rimini, imbrattati da volantini con accuse rivolte ai centri stessi di non occuparsi delle vittime se gli autori di violenza sono di nazionalità straniera, dimostrano come idee e atteggiamenti che si rifanno all’ideologia fascista sembrano essere stati sdoganati e stanno conquistando spazi e appoggi che, fino a pochi anni fa, sembravano impensabili”.

“E’ per questa ragione che è indispensabile affiancare alla legislazione nazionale, penso alle leggi Scelba prima e Mancino poi, una chiara norma amministrativa locale che imponga a tutti coloro che vogliono organizzare iniziative su suolo pubblico e in spazi di proprietà comunale, nonchè ai beneficiari pubblici e privati di finanziamenti e benefici economici, di dichiarare apertamente la propria adesione ideale e fattiva ai principi stabiliti in Costituzione e dalle leggi ad essa correlate”.

“Questa indignazione è alla base dell’interrogazione consigliare che ho sottoposto a nome del gruppo PD all’attenzione della Giunta, proponendo la modifica dei rispettivi regolamenti con una serie di azioni che preservano e rilanciano i valori fondativi della libertà costituzionale”.

“Azioni che vanno dalla sottoscrizione di un’apposita dichiarazione con il quale i richiedenti sottoscrivano di condividere i valori espressi dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, dalla COSTITUZIONE, dalla Legge Scelba, dalla Legge Mancino e di rigettare ideologie o comportamenti fascisti e razzisti, sino alla previsione di esclusione dalle concessioni previste dai regolamenti per coloro che, nel corso di manifestazioni svolte nel territorio riminese, abbiano fatto ricorso a comportamenti e simboli che si rifacciano all’ideologia fascista e nazista o a discriminazioni razziste”.

“L’assessore Jamil Sadegholvaad ha accolto favorevolmente le proposte contenute nell’interrogazione impegnandosi a modificare quanto prima i regolamenti richiamati, prendendo ad esempio quanto già avvenuto in numerose realtà territoriali, come ad esempio Cesena, Bologna e Modena”.

“Si auspica inoltre un sempre maggiore coordinamento in tutte le forme possibili con il Prefetto ed il Questore, affinché vi sia una più severa applicazione delle leggi di cui sopra e a promuovere, direttamente quando possibile, azioni legali in caso di violazione di tali leggi sul territorio comunale, oltre a sostenere e promuovere iniziative culturali affinché sia mantenuta la memoria storica da cui sono nate la Costituzione e le Carte dei diritti dell’Uomo e dell’Infanzia, e sia posto all’attenzione delle giovani generazioni il pericolo di nuovi fascismi che mettono in discussione i principi democratici e di pacifica convivenza”, conclude la consigliera comunale Dem.

 

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