“Il Maestro del Cinema è nato a Rimini. Tutto questo chiasso su Fellini? Voci che non vorrei sentire. Perchè questo castello sarà per sempre la casa di Federico“. E’ iniziato oggi a Rimini, nel tardo pomeriggio e con le parole di Francesca Fabbri Fellini, l’anno felliniano quel centenario dalla nascita del cineasta tanto atteso a Rimini da tempo. Il taglio del nastro della mostra “Fellini 100 Genio Immortale” a Castel Sismondo ha sancito l’inizio delle celebrazioni, primo appuntamento di una due giorni in cui è in programma l’ingresso gratuito alla mostra finalmente aperta al pubblico.
Che con le sue 13 sale racconta, tra installazioni tecnologiche, fotografie e manoscritti originali di sceneggiature e spartiti (quelli del compositore Nino Rota) l’intreccio della biografia di Federico Fellini con la sua città natale ma anche con i grandi eventi che hanno scandito il secolo ventesimo, quello delle due guerre (in tanti ricorderanno l’ambientazione storica di Amarcord con il ventennio fascista a fare da lugubre sfondo) del dopoguerra (La Dolce Vita), ma anche quello della Rimini nascosta nello scorrere delle sceneggiature, dei dialoghi dei protagonisti (I Vitelloni), e nella vita stessa di Federico Fellini (che del cinema si innamorò al Fulgor, la storica sala riminese di Corso D’Augusto). Un itinerario a tappe che indaga sugli intrecci tra vita del Maestro i suoi capolavori e gli eventi storici con una galleria di racconti tra testi e immagini. E poi, ancora, l’offerta data al visitatore di attraversare le pellicole e le scene memorabili dei grandi capolavori come La Dolce Vita (all’ingresso della mostra) e Amarcord proiettati su speciali “tende” che fungono da divisori tra le varie sale, il libro dei sogni digitalizzato sfogliabile con il tocco della mano.
“Questa mostra e questa giornata che dà simbolicamente inizio all’anno in cui andiamo a celebrare i 100 anni dalla nascita di Federico Fellini prima e poi l’avvento del nuovo museo internazionale che inaugureremo il prossimo anno spazzano via tutte le controversie e il gelo che in molti hanno evidenziato intercorrere tra il regista e la sua città natale”, ha spiegato Andrea Gnassi, visibilmente commosso nel discorso di apertura della mostra al pubblico. Presenti al successivo taglio del nastro, la nipote di Federico Francesca, Mogol in rappresentanza della Siae, Alberta Ferretti, il figlio di Tonino Guerra Andrea. La mostra ideata e progettata dallo Studio Azzurro di Milano e curata da Marco Bertozzi e Anna Villari, rimarrà aperta a Castel Sismondo fino al 15 marzo prima di approdare a Roma, a Palazzo Venezia, a Berlino, Mosca e Los Angeles.
All’inaugurazione ha partecipato anche il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini che ha ricordato la recente pubblicazione della guida Lonely Planet dedicata all’Emilia Romagna “dove figura anche il Cinema Fulgor – ha spiegato – una delle nuove perle assieme al Teatro Galli di questa città che non vuole essere solo costa e mare ma anche importante centro culturale. Perchè per noi, in Regione, con la cultura si può anche mangiare”.
Il percorso proposto dalla mostra “Rimini 100. Genio Immortale” si conclude con alcune anticipazioni del Museo che sorgerà tra il Castello, Piazza Malatesta e il Cinema Fulgor. L’inaugurazione è prevista per dicembre del prossimo anno e il sindaco Andrea Gnassi ha annunciato la visita nelle nuove strutture che stanno per essere realizzate a Rimini del regista Wes Anderson. Intanto, come spiegato sempre del primo cittadino riminese, l’esposizione inaugurata oggi ha ricevuto uno speciale riconoscimento arrivato dalla Presidenza della Repubblica Italiana.