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Rimini: Industrie Valentini cessa l’attività, cassa integrazione a zero ore per 149 lavoratori

“Lunedì 8 febbraio – riferisconi Renzo Crociati, segretario generale FILLEA CGIL e Roberto Casanova, segretario FILCA CISL Romagna – in videoconferenza, si è tenuta una riunione finalizzata alla richiesta della CIG Straordinaria per cessazione di attività, richiesta dalla società Valentini Industrie. La riunione è stata convocata dalla dott.ssa Maria Cristina Gregori del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali”. 

Hanno partecipato, per l’Agenzia Regionale per il Lavoro-Regione Emilia Romagna, il dott. Vanni Salatti; per la Società l’Amministratore Unico dott. Gianluca Valentini, il Commissario Giudiziale dott. Dino Berardocco assistito dai consulenti del lavoro, il dott. Alessandro Rapisarda e l’Ing. Luca Peli e dott.ssa Simona Quadrelli. Per FILLEA CGIL Renzo Crociati;  per FILCA CISL Roberto Casanova e per RSU Antonio di Pilato. 

“A fronte della decisione aziendale di cessare definitivamente l’attività – continua la nota dei due segretari sindacali – le sospensioni in CIGS riguarderanno 149 lavoratori, in forza presso il sito di Rimini, che verranno sospesi a zero ore per 12 mesi. I lavoratori verranno collocati in cassa gradualmente al fine di consentire lo smaltimento delle scorte di magazzino e lo svolgimento delle procedure liquidatorie. Per il tempo strettamente necessario all’esaurimento di dette attività potrà essere eseguita la rotazione nel rispetto della fungibilità dei profili professionali. Anche in sede ministeriale l’Azienda ha precisato che sono tuttora in corso trattative con altri imprenditori interessati all’acquisizione”.

“Le Parti hanno sottoscritto l’accordo di ricollocazione in base al quale l’Agenzia regionale per il Lavoro Emilia-Romagna, in collaborazione con le parti firmatarie, attiverà alcune specifiche azioni di politiche attive del lavoro. Si tratta – concludono Renzo Crociati e Roberto Casanova – principalmente dell’assegno di ricollocazione per il cui utilizzo i lavoratori verranno supportati dal Centro per l’impiego. Nel caso in cui lavoratori non scelgano l’Assegno, potranno usufruire dei servizi offerti dai Centri per l’Impiego, sempre finalizzati a favorire la ricerca di un lavoro. L’andamento del programma di CIGS verrà monitorato con incontri di verifica su richiesta di una delle parti”.

 

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