Doppia inaugurazione, lunedì scorso, 28 settembre. Alle ore 21, in occasione della prima serata della “Settimana Biblica” (XX edizione di una delle iniziative più longevi e interessanti della Diocesi), è stato alzato il velo sulla rinnovata Sala Manzoni, in via IV Novembre.
Dopo diverse settimane di cantiere, numerosi interventi di adeguamento e una cospicua spesa, Sala Manzoni ha riaperto le sue porte.
“Si tratta di una sala preziosa posta nel centro storico di Rimini sia al servizio della comunità diocesana sia di quella cittadina: – spiega l’Economo diocesano, don Danilo Manduchi – per questo la Diocesi di Rimini ha ritenuto di impegnarsi con un investimento economico importante in grado di garantire una migliore fruizione e funzionalità, peraltro non più derogabili, della Sala”.
I lavori eseguiti all’interno – e coordinati dall’arch. Marco Panzetta – sono stati importanti. Si va dall’adeguamento alle normative antincendio (idranti, porte tagliafuoco, isolato pareti con pannelli resistenti al fuoco, ecc.) ai sistemi di allarme e impianto di rilevazione incendio; dall’adeguamento alle normative di sicurezza al rifacimento degli impianti di riscaldamento, di raffrescamento, di illuminazione, di amplificazione, di proiezione e registrazione (audio, video, streaming, tv …).
Inoltre, è stata eseguita la ritinteggiatura totale della Sala, la levigatura dell’intero pavimento. Sedie e palco sono state totalmente sostituite, e anche sono state eliminate le barriere architettoniche (con ascensore per disabili).
“Grazie a tutti coloro che si sono adoperati per raggiungere questo risultato, in primis l’Economo don Danilo”, le parole pronunciate dal Vescovo Francesco durante l’inaugurazione. “L’apertura ufficiale della Sala arriva non a Covid esaurito, questo brutto virus che pare non voglia affatto ancora andare in esilio, ma in un momento in cui ci vuole anche coraggio a partecipare agli eventi, coraggio a procurare un ambiente come Sala Manzoni che favorisca incontri, comunità e ascolto in sicurezza e comodità”.
Il Presidente di Rivierabanca, dott. Fausto Caldari, ha spiegato i motivi per cui l’Istituto di credito ha deciso di donare un nuovo impianto video a Sala Manzoni. “Rivierabanca, ottenuta dall’unione fra Riminibanca e BCC Gradara, è una banca giovane, nata 18 mesi fa, ma ha fondamenta profonde e valori antichi, che mantengono tutta la loro attualità. Affianca, alla tradizionale attività bancaria, un’attività legata all’ambito, sociale, sanitario, culturale, al mondo giovanile e di affiancamento alle istituzioni e alle associazioni del territorio. Per la nostra attività extra-bancaria, possiamo definirci una vera banca del territorio, ovvero una banca sociale, legata alla persona, in continua collaborazione con la comunità.
Per farvi alcuni esempi, in merito alla prevenzione e cura della salute, abbiamo donato diversi macchinari importanti, come Tac, Risonanza, Suite di angiografi, e tanti altri strumenti, agli ospedali da Rimini, a Pesaro. RivieraBanca, ha accolto con piacere la proposta di collaborazione per l’adeguamento di questa sala alle leggi vigenti in materia di sicurezza.
La Sala Manzoni rappresenta un fiore all’occhiello per la cultura e la formazione e questa collaborazione è un’ulteriore dimostrazione della nostra capacità di abbinare la componente aziendale, a quella sociale.
Per noi il profitto non va inteso solo come ripartizione di utili, come avviene per altri istituti, ma come vantaggi legati alla nostra attività sociale, culturale, mutualistica, di sostegno agli enti, alle associazioni, alle parrocchie, alle famiglie, ai giovani.
Ringrazio la Diocesi per questi ottimi rapporti instaurati, nell’ottica di un’ulteriore occasione di crescita e sviluppo del nostro territorio.
Conoscendo i vostri valori, che sono anche i nostri, sono onorato di poter continuare una proficua collaborazione con questa realtà, sana e importante per la collettività riminese”.
Attualmente Sala Manzoni dispone di circa 300 posti a sedere; di questi attualmente – causa emergenza Covid – sono utilizzabili 150. Il nuovo schermo è raddoppiato rispetto al precedente.
(immagine “Il Ponte”)