Prima si rifiuta di indossare la mascherina sul treno, violando quindi una delle norme anticovid obbligatorie per i viaggiatori in carrozza, poi si scaglia contro il capotreno e gli agenti della Polfer intervenuti e finisce in manette.
Lui è un cittadino albanese di 41 anni e i fatti sono accaduti nel pomeriggio di ieri mentre il convoglio era fermo in stazione a Rimini. Qui gli agenti della Polfer avevano ricevuto una segnalazione dal treno in arrivo sulla presenza a bordo di un passeggero riluttante a rispettare le norme anti Covid che si rifiutava a più riprese di indossare la prevista mascherina chirurgica rivolgendosi ai controllori con frasi offensive.
All’arrivo del treno segnalato, i poliziotti della Polfer, sono saliti a bordo della carrozza in cui viaggiava il 41enne albanese. Un agente gli ha comunicato che a bordo a treno vige l’obbligo di indossare la mascherina invitandolo quindi ad indossarla ma lui per tutta risposta si è innervosito alzando la voce ribadendo che la mascherina lui non l’avrebbe mai indossata. “E’ inutile”, ha urlato più volte.
Immediata la richiesta dei documenti e del titolo di viaggio. L’uomo ha esibito il suo permesso di soggiorno e un titolo di viaggio valido sulla tratta Rimini – Bari Centrale ma non su quella su cui stava viaggiando.
Ne è quindi scaturita una discussione ancora più violenta con il 41enne che è arrivato a brandire una penna per minacciare i poliziotti e chiedendo la restituzione dei documenti agli agenti che gli hanno però spiegato che gli accertamenti a suo carico erano ancora in corso.
Per tutta risposta lui ha tentato di colpire con la penna uno degli agenti. Subito bloccato dai colleghi l’uomo ha pure sferrato una testata al torace di un altro poliziotto. Gli agenti lo hanno quindi ammanettato e portato al Posto di Polizia.
Il 41enne, pregiudicato, è stato quindi arrestato per i reati di Resistenza, Oltraggio a Pubblico Ufficiale e lesioni ed accompagnato in Questura in attesa del rito direttissimo.
