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Rimini in Azione: “Inaccettabile la posizione dell’A.N.P.I. sull’Ucraina”

Una mattina mi son svegliato e ho trovato l’invasor” .

A pochi giorni dal 25 Aprile è grande l’ammirazione per i tanti italiani che si sono da subito mobilitati, e tra questi tantissimi ragazzi, per raccogliere, e consegnare beni di primo soccorso al popolo ucraino aggredito dall’esercito russo. 

Una solidarietà meravigliosa – scrive in una nota il segretario di Rimini in Azione, Roberto Biondi – nonostante la crisi economica e la pandemia ci abbiano colpiti duramente in questi anni. Ammirazione per chi ha accolto i profughi ucraini, anziani, donne e bambini, strappandoli alla guerra. Accolti con quel calore e umanità che noi romagnoli abbiamo dentro. Ammirazione per le maestre che, ancora con la mascherina e i banchi distanziati, si sono subito armate di sorriso e pennarelli per abbracciare i bimbi impauriti. 

Se da un lato dobbiamo essere orgogliosi della generosità della nostra comunità – prosegue la nota di Roberto Biondi – della nostra Romagna, dall’altro provo vergogna per le posizioni del Movimento 5 Stelle e della Lega Nord che tentano di negare al popolo ucraino e addirittura anche al nostro la possibilità di difendersi, equiparando la resistenza Ucraina all’invasione Russa al fine di giustificare le atrocità commesse dal loro “amico” Vladimir Putin. Forze politiche queste che da sempre nutrono ammirazione per regimi come quello Russo e Cinese, preferendoli all’Europa e ai nostri principi democratici. 

Inaccettabile – continua la nota di Roberto Biondi di Rimini in Azione – è però anche la posizione dell’A.N.P.I. nazionale e locale che, nascondendosi dietro un ipocrita pacifismo, non condannano nettamente i crimini commessi dall’esercito russo. Chissà cosa direbbero oggi i partigiani che per la nostra libertà hanno lottato e sono morti, sentendo questa indulgenza verso un “invasore criminale e dittatore”. Evidentemente qualcuno ha cantato troppe volte “Bella ciao” senza capirne appieno il senso. 

Non posso non pensare ai miei nonni – conclude la nota di Roberto Biondi segretario 

 di Rimini in Azione – che la guerra l’hanno vissuta e me l’hanno raccontata, e guardando i miei figli, che come quei bimbi ucraini, hanno il diritto di vivere in pace, credo sia giusto ribadire con forza, oggi più che mai, il significato profondo di libertà e democrazia del 25 Aprile”.

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