Ha ricevuto una telefonata da una vicina che l’avvertiva di aver visto più volte entrare ed uscire dei ragazzi da uno stabile di sua proprietà, ricevuto in eredità. Cosi la donna ha subito richiesto l’intervento della Polizia per verificare l’effettiva presenza di persone estranee all’interno dello stabile, a Rimini, al momento disabitato, neim pressi del ponte di Tiberio.
I poliziotti, intervenuti, hanno notato il cancello dell’abitazione era regolarmente chiuso a chiave.
Il portone d’ingresso, invece, era forzato e socchiuso. Una volta entrati nello stabile, i poliziotti – accompagnati dalla proprietaria – hanno trovato le camere in disordine. Avanzi di cibo sparsi ovunque, materassi in terra e arredi gettati che lasciavano presagire l’effettiva presenza di persone.
Continuando il controllo nelle camere, disteso su un letto intento ad ascoltare musica, è stato rintracciato un 27enne cittadino sammarinese mentre, in una camera attigua, sono state rintracciate altre tre persone. Un 20enne sempre sammarinese, un 30enne riminese ed un 32enne cittadino albanese. Tutti dichiaravano di aver trovato riparo all’interno dell’abitazione viste le restrizioni sanitarie in atto.
Ritornati al piano terra, i poliziotti si accorgevano dell’assenza di uno zainetto notato in precedenza.
Lo zainetto veniva ritrovato sotto un letto ove veniva rintracciato anche un altro abusivo, un 40enne di origine nordafricana. Gli agenti hanno anche verificato la presenza di un cavo esterno collegato al contatore elettrico dello stabile.
Le cinque persone rintracciate sono state accompagnate in Questura e denunciate per invasione di terreni ed edifici, oltre che per furto di energia elettrica. Il cittadino marocchino è stato denunciato perché inottemperante al decreto di espulsione. Quello albanese, non in regola con le norme di soggiorno, è stato espulso dal Territorio Nazionale.