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Rimini, il sindaco Gnassi all’inseguimento di vandali

Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi si riscopre sceriffo. E’ accaduto ieri sera nel centro di Rimini, quando il primo cittadino ha prima redarguito, poi inseguito alcuni ragazzi che si divertivano a modo loro, cioè prendendo a calci  e ribaltando dei bidoni della spazzatura. E dietro al sindaco, una colonna di curiosi, anche loro a correre fino al Corso D’Augusto.

Gnassi, insieme all’assessore Piscaglia, aveva accompagnato Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa reduce dalla sua affollatissima conferenza, al Fulgor, a visitare la mostra Fellini 1000. All’uscita, quando il gruppetto aveva raggiunto via Poletti, ecco la scena di due ragazzi impegnati nel loro passatempo, condito fra l’altro di pesanti fastidi verso alcuni passanti.

A vena gonfia, il sindaco intima ai due di piantarla, ripulire e mettere tutto a posto. Loro invece fra un vaffa e l’altro se ne vanno a passi lunghi verso la piazza e poi nella Pescheria. Gnassi avvertendoli che chiamerà la polizia li segue e la loro diventa una fuga col il sindaco alle calcagna per la piazzetta delle Poveracce. E dietro di lui una piccola truppa di curiosi.

Giunti sul Corso d’Augusto per via Giordano Bruno, però, i fuggitivi si erano volatilizzati. Dopo un ulteriore battibecco con alcuni giovani che qualcuno aveva identificato per i vandali e placata anche questa discussione grazie anche alle doto diplomatiche di Giampiero Piscaglia, saranno forse le telecamere a dare un nome ai due teppistelli.

Non è la prima volta che il sindaco interviene di persona in fatti di ordine pubblico. Poco più di tre anni fa aveva sventato un borseggio al bar Cavour e anche allora si era messo all’inseguimento del malfattore, che però l’aveva fatta franca.

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