Il piccolo Tamin Abu Bakar è stato dimesso oggi, martedì 21 settembre, dall’ospedale Infermi di Rimini, dove era ricoverato da sabato 11 settembre a seguito della violenta aggressione di Somane Duula, il ventiseienne somalo che aveva aggredito anche quattro donne nello stesso pomeriggio. Tamin era stato accoltellato alla gola e il fendente gli aveva reciso la carotide.
Le sue condizioni di salute sono buone. Ieri sono stati rimossi i punti di sutura, con guarigione della ferita chirurgica, ed è stato eseguito un controllo con ecocolordoppler carotideo che ha mostrato l’ottimo risultato morfologico della procedura chirurgica effettuata.
Intanto arrivano aggiornamenti sulle indagini: il Pm Davide Ercolani ha incaricato due medici bolognesi per eseguire due diverse perizia. Il primo è il Prof. Renato Ariatti: eseguirà perizia psichiatrica sull’indagato. Il secondo il Prof. Guido Peletti che eseguirà una perizia medico legale per fare chiarezza sulle dinamiche degli accoltellamenti e comprendere se i colpi miravano ad uccidere.
Per il legale della famiglia bengalese Maurizio Ghinelli è accaduto un miracolo. “Se la coltellata fosse stata appena più forte il bimbo non ce l’avrebbe fatta. Il fendente mirava ad uccidere ora con la perizia si tratta di capire se Sumane era in grado di intendere e di volere”.
L’indagato aveva mostrato segni di aggressività anche durante l’interrogatorio di garanzia ai Casetti (dove si trova tutt’ora) alla presenza del gip, del pm e del suo legale. La Procura aveva avanzato l’ipotesi della sceneggiata ora si attende l’esito delle perizie.