A seguito della comunicazione ricevuta da parte del Preside del Liceo Serpieri di Rimini che ha comunicato la soppressione della classe futura III B (https://www.liceoserpieri.it/comunicato-n-875-invito-per-gli-studenti-della-classe-2ab-a-presentare-nominativi-di-compagni-di-classe-con-cui-associarsi-nelle-future-classi-terze-scientifico/) lo studente Marco Lilla, ha inviato una lettera al Ministro dell’Istruzione per protestare riguardo a questa decisione: “Saremo ridistribuiti come scatolette negli scaffali, Ministro, tanto vale usare un software per governare le scuole”, scre.
Lettera aperta al Ministro dell’Istruzione, all’Ufficio Scolastico Regionale e al Preside del Liceo Serpieri “Egregio Signor Ministro, sono uno studente della futura classe III B del Liceo Scientifico “Serpieri” di Rimini. So che forse in questo momento ci sono problemi più seri, ma per noi il problema è che ci è stata eliminata la classe. Con una e-mail, il Preside ci comunica che ha deciso di sopprimere la nostra classe, per rispettare i numeri imposti dal Provveditorato (Ufficio Scolastico). La scuola avrebbe utilizzato il criterio del minor numero di iscritti e sembrerebbe che la nostra classe abbia un iscritto in meno delle altre. Noi studenti siamo in totale disaccordo. Arriviamo da una pandemia con conseguenze molto pesanti dal punto di vista relazionale. Nonostante le lezioni a distanza dell’anno scolastico 2020/21, quest’anno siamo riusciti a stringere i rapporti di amicizia e a costruire un gruppo unito e piacevole sia per noi studenti che per i nostri insegnanti. La nostra è una classe che ha mostrato sempre un ottimo comportamento, è sempre stata coesa, solidale e inclusiva, soprattutto nell’accompagnare, quando ce n’era bisogno, chi era più indietro o in difficoltà. Tutto questo non lo diciamo solamente noi ma lo hanno detto e scritto più volte i Professori. Inoltre, la nostra classe ha tenuto alto il nome del Liceo “Serpieri” e della nostra Città e Regione, con i risultati ottenuti dal gruppo che ha partecipato alle Olimpiadi di Statistica (ISTAT): primo posto nazionale nelle competizioni individuali e di gruppo. Ciò premesso, volevo chiederVi quale differenza ci dovrebbe essere tra gli studenti e le scatolette di tonno o di pelati da ricollocare negli scaffali del supermercato. In tutta sincerità a noi sembra nessuna: siamo trattati a tutti gli effetti come numeri e non come persone legate tra loro e legate alla classe formata in questi ultimi due anni difficili. Si sopprimono classi senza tenere conto della pandemia in corso e del numero di studenti per classe, oltretutto in una scuola con cubature ridotte a causa di zone inaccessibili. La scuola non mette in atto nessuna valutazione di merito sulle classi candidate alla soppressione. Per cui il nostro futuro non dipende da come andiamo, da come ci siamo comportati e dai giudizi dei Professori, ma da un ipotetico iscritto in meno. Andiamo a scuola per imparare: se dobbiamo trarre un insegnamento da questa vicenda, abbiamo imparato che possiamo comportarci bene o male e impegnarci come e quanto vogliamo, tanto è la stessa cosa. Concludo con una proposta provocatoria: perché, Signor Ministro, non propone di sostituire tutta la dirigenza con un software? Si otterrebbero gli stessi risultati, ma più tempestivi e con costi molto inferiori.”
Marco Lilla, Studente del Liceo Scientifico “Serpieri”