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Rimini, il comitato Schlein candida in assemblea nazionale PD tre ragazzi

“Elly Schlein è il futuro di questo partito e a testimoniarlo è l’incredibile impegno che nella sua campagna hanno rivestito i giovani, a partire dalla grande mobilitazione e dai risultati ottenuti nella città di Rimini”: così Eleonora Martello del Comitato Parte da Noi – Rimini.

“Se all’inizio eravamo io, Emanuele e Chiara, si è poi raccolto intorno a noi un gruppo di ragazzi e ragazze che hanno voluto metterci la faccia e spendere il loro tempo per queste primarie, che viviamo come l’ultima speranza per questo partito di parlare davvero alla nostra generazione e affrontare finalmente le nostre battaglie. Lavoro, clima, lotta alle disuguaglianze sono tornati finalmente al centro di una agenda politica chiara, identitaria, collettiva”.

“Noi giovani più di altre categorie  – prosegue Eleonora Martello – affrontiamo un mondo del lavoro povero e precario; per questo è scattata da subito una empatia tra noi volontari e le battaglie portanti del programma di Elly. Un esempio? lotta serrata al precariato lavorativo eliminando gli stage non retribuiti e lavorare per una nuova legge sindacale che possa permettere di cambiare i contratti collettivi nazionali del lavoro, adattandoli alle nuove necessità. Altro punto cardine su cui ci siamo ritrovati è quello relativo al salario minimo, perché nessuna persona che lavora dovrebbe essere povera”.

“Il secondo tema che Elly pone – finalmente – al centro del programma, è il clima; non ci può infatti essere futuro per nessuno se non ritroviamo un equilibrio con il pianeta che ci ospita. Bisogna quindi mettere in campo una vera conversione ecologica che però non lasci indietro nessuno ma anzi crei nuove opportunità lavorative. Infine bisogna combattere tutte le disuguaglianze, portare avanti la battaglia per i diritti civili e sociali, perché sono inscindibili, non esistono gli uni senza gli altri. Questo si può fare solo mostrando più coraggio e radicalità nelle scelte, come parlare senza mezzi termini di redistribuzione della ricchezza, grazie alla quale finanziare un welfare moderno, sviluppando quello creato nel secondo dopoguerra e che è stato il fulcro della nostra democrazia. Il concetto è chiaro, perché senza uguaglianze nelle condizioni di partenza – e nelle possibilità – non può esserci una reale uguaglianza nei diritti. Passa da qui anche il diritto alla casa, che è sempre più negato a noi giovani per mancanza di contratti a tempo indeterminato, e di cui finalmente Elly parla con determinazione come nessuno aveva fatto fino ad ora”.

“Per apportare questi cambiamenti bisogna portare avanti con forza una visione chiara intorno alla quale riunirci ma anche implementare un nuovo metodo di fare politica, che parte nell’ascoltare davvero la base – che finalmente è tornata ad attivarsi perché è tornata a sentirsi ascoltata – perché, come dice Elly “senza basi scordatevi le altezze”. Lo dimostra il dibattito vero riportato al centro dei circoli, rendendoli davvero delle comunità democratiche, ma anche il lasciare spazio davvero alle nuove generazioni, responsabilizzandoci con scelte coraggiose come quelle che ci vede protagonisti, e di cui siamo grati. Sentiamo forte la responsabilità, l’emozione di sentirci parte centrale di un processo di cambiamento storico, di essere il terminale di un gruppo, di non essere soli ma insieme ai tanti con cui abbiamo iniziato un percorso che sappiamo essere solo all’inizio”.

“Per questo la nostra capolista della Romagna (che comprende le aree di Rimini, Cesena e Forlì) sarà la mia compagna di comitato Chiara Angelini, una donna femminista, una mamma e una insegnante che si impegna ogni giorno come consigliera comunale al comune di Riccione, da poco strappato alla destra. Gli altri due delegati di Rimini saremo io, Eleonora Martello, recente laureata in scienze dell’amministrazione pubblica e covicesegretaria dei giovani democratici Rimini ed Emanuele Bianchi, studente di scienze politiche e vicesegretario dei GD Rimini. Perché PARTE DA NOI non è uno slogan ma un vero grido di partecipazione e attivazione della base, dei giovani, delle donne e di chi finora non è stato ascoltato”, è la conclusione.

 

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