Tutto pronto per l’edizione 2019 della Notte di Don Oreste, in programma a Rimini la notte tra il 31 ottobre e l’1 novembre. “Il 31 ottobre, la “notte prima dei Santi” – spiegano dalla Comunità – don Oreste Benzi non perdeva mai l’appuntamento con la strada, con i suoi poveri. Amava andare in discoteca tra i giovani, la notte di Halloween, con il sorriso disarmante e contagioso. Lo fece anche il 31 ottobre 2007, poche ore prima di morire. Dopo 12 anni, il prossimo 23 novembre, si chiude la prima fase, quella diocesana, del processo di canonizzazione e beatificazione di questo grande testimone della fede. E il 31 ottobre e il primo novembre la Comunità Papa Giovanni XXIII, i suoi amici, la sua città, vogliono ricordarlo, come una persona viva, facendo quello che lui amava fare”.
Tutta la sera il santuario di sant’Antonio da Padova (Paolotti) rimarrà aperto per l’adorazione e le confessioni. All’una di notte il vescovo monsignor Francesco Lambiasi celebrerà la messa. Il primo novembre la mattina tutti i giovani e i partecipanti ai gruppi di condivisione si troveranno alla casa per ferie “Stella Maris” in viale Regina Margherita 18 per una mattinata di dialogo e confronto sulle esperienze vissute.
Sempre il primo novembre alle 14,30 al cimitero di Rimini la preghiera per i bimbi mai nati. Il 2 novembre nella Parrocchia della Resurrezione (Grottarossa) la celebrazione eucaristica, sempre con Monsignor Lambiasi. Don Oreste travolgeva tutti, e ai ragazzi proponeva un “Incontro simpatico con Cristo”, un Cristo vivo che si incontra nelle periferie, tra gli scartati, un incontro che dà un senso alla vita. Tanti giovani lo sperimentano ogni giorno, nelle realtà e nella vita Comunità Papa Giovanni XXIII. E’ un invito a cui, anche solo per una notte, ognuno può rispondere, basta andare sul sito www.donoreste.it e iscriversi a una delle attività di condivisione del 31 ottobre.
Intanto da Bologna arriva il j’accuse di Don Aldo Bonaiuto, sacerdote della Comunità, come riportato dal Corriere di Bologna : «C’è la malefica alleanza tra consumismo e fascinazione dell’occulto dietro il fenomeno sempre più irrazionale e dilagante di Halloween», «Anzi – aggiunge il sacerdote – la sua radice rimanda alle festività demoniache celebrate in varie parti del mondo da entità occulte che ne hanno fatto il loro “capodanno” blasfemo». «Facciano attenzione i genitori a quale porta bussano i loro figli»,