I rappresentanti di Europa Verde festeggiano l’avvio, da parte del Ministero della Transizione ecologica, della procedura di Valutazione Impatto Ambientale del parco eolico che dovrebbe sorgere al largo di Rimini e Cattolica, “una risposta concreta all’emergenza energetica e climatica” dicono Silvia Zamboni e Paolo Galletti, co-portavoce di Europa Verde Emilia-Romagna, e Cesarino Romani, co-portavoce di Europa Verde di Rimini.
I tre esponenti Verdi salutano con soddisfazione la pubblicazione sul sito del MITE della documentazione relativa all’approvazione del progetto di parco Eolico al largo di Rimini, primo passo per aprire la strada alla realizzazione dell’opera da sempre sostenuta da Europa Verde come tassello strategico del loro progetto di Riviera Adriatica regionale eolico-solare.
“Siamo soddisfatti che si sia aperto l’iter autorizzativo del parco eolico che dovrebbe fornire elettricità a gran parte della provincia di Rimini per una potenza complessiva di 330 MW. Ci auguriamo che la VIA sia fatta con la dovuta accuratezza anche per fugare definitivamente i dubbi di chi è contrario all’opera.”
Secondo i Verdi “per l’Italia è arrivato il momento di puntare sulle energie rinnovabili con i fatti e non solo a parole. Proprio ora che le forniture di gas e altri combustibili fossili sono al centro delle tensioni internazionali, impianti come quello di Rimini contribuiscono ad aumentare l’indipendenza energetica del nostro paese e hanno un ruolo strategico per le politiche economiche nazionali oltre che per l’ambiente. In Paesi come la Danimarca – continuano i Verdi – l’eolico off-shore è arrivato a fornire oltre il 50% del fabbisogno energetico. Anche per l’Italia le pale eoliche situate al largo della costa devono rappresentare un’opzione per raggiungere gli obbiettivi di riduzione della produzione di CO2, contrastare la crisi climatica e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e dall’estero.
Accanto a questo – concludono i rappresentanti dei Verdi – ci auguriamo che il Governo voglia pubblicare in tempi rapidi i decreti attuativi relativi alle comunità energetiche rinnovabili che, insieme ai grandi impianti eolici off-shore e al solare termico e fotovoltaico, rappresentano uno strumento fondamentale per aumentare la produzione elettrica da fondi rinnovabili e battere la povertà energetica. È anche riducendo la dipendenza dalle energie fossili e dalle tensioni geopolitiche internazionali che si costruisce la pace”.