Un ragazzo alto, castano chiaro e armato di un seghetto arruginito, apparentemente dell’Est Europa. Da qualche tempo stavano giungendo segnalazioni alla Questura di Rimini su di un ladruncolo che si aggirava sulle spiagge e sul lungomare, che tentava di segare i lucchetti delle biciclette parcheggiate.
Ieri sera verso le 20 una volante della Polizia ha avvistato in viale Regina Margherita qualcuno che pareva rispondere a quell’identikit. Invece di fermarlo subito, gli agenti hanno pensato di seguirlo per vedere cosa combinava.
Il giovane è stato quindi visto entrare in una casa abbandonata in via delle Colonie, fra Marebello e Rivazzurra. Poco dopo è uscito in compagnia di un altro ragazzo e a quel punto sono stati fermati, mentre era arrivata una seconda volante, e richiesti di spiegazioni su cosa ci facessero lì.
Poche le risposte e ancor meno convincenti. I due hanno detto di aver trovato una sistemazione di fortuna in quel rudere perché non erano riusciti a rimediarne altre. Inoltre, ciascuno aveva un telefono cellulare, ma nessuno dei due si è dimostrato in grado di sbloccarlo, non conoscendone il pin. Hanno allora raccontato di averli comprati a poco prezzo da un non meglio identificato africano.
I poliziotti hanno chiesto di essere accompagnati all’interno della casa. Nel farlo, non è loro sfuggito che uno dei ragazzi nell’entrare allontanava con un calcio degli oggetti, facendoli scomparire. Sono però riapparsi con la perquisizione e fra essi c’era anche il famoso seghetto arrugginito tante volte oggetto di segnalazioni, e anche 9 grammi di marijuana.
Portati in Questura, i due sono risultati essere C.V., ucraino di 25 anni, in Italia senza fissa dimora, pluripregiudicato e disoccupato, e S. R., marocchino 19enne residente a Trezzo sull’Adda ma di fatto anche lui senza fissa dimora, altrettanto carico di precedenti e ugualmente senza lavoro. Sono stati entrambi denunciati a piede libero per invasione di edificio e ricettazione; per l’ucraino anche le accuse di porto abusivo di oggetti atti allo scasso e detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.