In occasione dei sei anni di attività dell’Osservatorio provinciale sulla criminalità organizzata, il Presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi, e il Sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, hanno rilasciato questa dichiarazione congiunta.
“E’ doveroso rivolgere il nostro ringraziamento a tutte le persone che, a partire dal 2012, hanno contribuito a far nascere e a sviluppare nella fase di start up l’Osservatorio provinciale sulla criminalità organizzata e per la diffusione di una cultura della legalità”.
“La genesi di questo Osservatorio, tra le prime esperienze italiane di questo tipo, data almeno tre lustri, con le prime indagini demoscopiche sulla percezione della sicurezza commissionate dalla Provincia di Rimini. Quel primo germoglio fatto di ricerche, analisi e banche dati, si è poi evoluto dando vita ad uno strumento finalizzato a sviluppare e promuovere una cultura antimafia nel territorio riminese, studiare e analizzare la presenza della criminalità organizzata nella Regione Emilia-Romagna e in provincia di Rimini, fungere da punto di riferimento per tutte quelle associazioni di volontariato che si impegnano in questo settore”.
“Per comprendere la portata innovativa dell’Osservatorio, basti pensare che dieci anni fa il solo parlare di una presenza della criminalità organizzata nella nostra Riviera provocava solenni levate di scudi in difesa di una sua presunta intangibilità rispetto alle infiltrazioni mafiose. Purtroppo i fatti di cronaca hanno dato torto agli struzzi confermando e rafforzando l’utilità e, diremmo, la necessità di disporre di un presidio per il monitoraggio e l’analisi dei fenomeni di illegalità collegati alla criminalità organizzata di stampo mafioso”.
“L’Osservatorio nasceva così ufficialmente a Rimini nel 2012, in attuazione degli obiettivi previsti dall’art. 3 della legge regionale n. 3/2011, dall’incontro tra le istituzioni promotrici, Provincia di Rimini e Regione Emilia-Romagna (anche con il contributo dell’Unione Europea che ne aveva subito riconosciuto il valore scientifico e sociale), i Comuni di Bellaria-Igea Marina, Cattolica e Rimini, e le associazioni attive nell’ambito della lotta alle mafia e della promozione di una cultura della legalità. Negli anni seguenti, all’interno dell’Osservatorio si sono creati un Centro di Documentazione sulla Criminalità Organizzata in Emilia-Romagna per il monitoraggio della presenza mafiosa nel territorio e la diffusione di tutto il materiale disponibile in materia, e lo Sportello Giustizia, un help desk operativo per fornire un servizio gratuito di consulenza, ascolto e orientamento ai percorsi di denuncia per i reati di mafia, estorsione ed usura”.
“Insomma, si è creato uno strumento operativo a servizio di tutto il territorio provinciale che rappresenta un patrimonio sia in termini di valore scientifico che di capitale umano. Ed oggi dopo sei anni, alla vigilia dello spostamento logistico degli uffici dell’Osservatorio in una giusta ottica di rete provinciale, oltre al ringraziamento per quanto fatto sinora, vogliamo ribadire l’importanza presente e futura del lavoro e dell’attività dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata e per la diffusione di una cultura della legalità a completo, totale servizio dell’intera comunità dell’area riminese. Un servizio prezioso, indispensabile, che ha trovato, trova e troverà sempre l’adesione di tutte le istituzioni della nostra provincia e di tutte le comunità locali”.