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“L’odio non ha futuro”, Gnassi incontra Liliana Segre domani a Milano

Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, parteciperà domani a Milano alla manifestazione “L’odio non ha futuro”, organizzata da Anci (Associazione nazionale comuni italiani), Upi (Unione province italiane) e Ali (Autonomie locali italiane). Sarà presente la senatrice a vita, Liliana Segre.

“E’ con orgoglio e responsabilità  che partecipo, a nome della città di Rimini, a questa manifestazione contro l’odio”, commenta il sindaco.

“Con orgoglio, perché  dal 1964 la nostra Amministrazione Comunale promuove un progetto educativo rivolto a tutte le scuole che abbiamo chiamato Attività di Educazione alla Memoria. Un progetto che vuole offrire alle giovani generazioni un’opportunità  di studio della storia della dittatura fascista e nazista, e in particolare far conoscere quella pagina ignobile delle leggi razziali condussero il nostro Paese verso la barbarie, condannando poi a morte cittadini italiani come l’onorevole Liliana Segre e la sua famiglia, per la sola colpa di essere nati ebrei. Tra l’altro, il tema su cui centinaia di ragazzi delle scuole di Rimini stanno lavorando dal mese di ottobre è proprio quello della lingua dell’odio, per capire come si forma l’immagine del nemico, dell’altro, del diverso e come si alimenta con parole e immagini quella gerarchia tra gli umani che serve a legittimare pratiche di discriminazione e di violenza”.

“E partecipo con grande senso di responsabilità – aggiunge – , perché  combattere l’odio e tenere viva la memoria dei crimini commessi non è  un esercizio retorico, né  un appuntamento legato solamente al calendario civile, ma è un impegno costante che Rimini vive ogni giorno, non solo attraverso la nostra Attività  di Educazione alla Memoria che dura un anno intero e oltre ai giovani coinvolge tutta la cittadinanza, ma tenendo alta la soglia dell’attenzione anche denunciando con fermezza quegli apparentemente piccoli fenomeni di razzismo e di violenza verbale, solo superficialmente innocui, che possono scavare fossati tra le persone e innalzare muri”.

“Rimini ha fatto dell’accoglienza una filosofia di vita e del valore della memoria storica un punto centrale della sua identità . E’ mostrandosi fermi e uniti nel condannare ogni forma di odio che il ricordo del male del passato può diventare diventa azione politica. I tempi sono difficili ma non possiamo cedere, non solo per quello che rappresentiamo qui oggi ma per le persone che vogliamo essere nella nostra vita”, conclude Gnassi.

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