“Del campo nomadi di via Islanda l’attuale Vice Sindaco non solo ne parlava ma ne progettava lo spacchettamento già nel precedente mandato”, hanno affermato negli scorsi giorni i due consiglieri di minoranza Zoccarato e Pecci. Pecci è arrivato anche a chiedere le dimissioni della Lisi, accusandola di avere detto in Consiglio Comunale che il progetto delle microaree era il frutto inevitabile di un adeguamento al quadro normativo regionale. Anche Zoccarato ha auspicato un passo indietro dalla Lisi, che risponde con la nota stampa riportata di seguito:
“I consiglieri Zoccarato e Pecci parlano di cabaret con cognizione di causa. Ne sono protagonisti, e dunque esperti, come è evidente leggendo il loro ultimo esilarante comunicato. Proviamo a sintetizzarlo: la nostra colpa, la colpa di questa Giunta, sarebbe quella di avere ‘occultato’ per due anni il campo di via Islanda. Zoccarato e Pecci non sono di Rimini e quindi capisco che possano aver perso qualche passaggio, ma qualcuno ha mai spiegato ai due consiglieri che la vergogna di via Islanda così come di via Portogallo, era lì, alla luce del sole, irrisolta da oltre 30 anni? Così come gli studenti nei container prima della nuova scuola che abbiamo costruito al Villaggio Primo Maggio? Oppure le fogne, sulla bocca di tutti dagli anni Cinquanta, e che noi abbiamo finalmente messo in cantiere e cominciato a realizzare? O il mercato in piazza Cavour, altro dilemma pluriennale in cui siamo passati dalle promesse alla pratica. C’è una differenza non da poco tra segnalare i problemi, alzare la mano o puntare il dito, e prendersi invece la responsabilità di iniziare a risolverli. Io stessa, appena insediata la prima giunta Gnassi, mi sono subito recata a fare un sopralluogo nel campo nomadi; ieri però non c’era però la possibilità che abbiamo oggi. La legge regionale del 2015 e la decisione della Giunta comunale nel luglio 2016 di aderire al bando per intercettare risorse utili per risolvere una questione pluridecennale, e peraltro mai presente in 40 anni nei programmi di qualsiasi centrodestra, sarebbe dunque una sorpresa celata? Va bene la polemica, va bene il caldo, ma quello che mai manca quando parlano i due è il divertimento. Marzio e Matteo come Ficarra e Picone, Gianni e Pinotto, i fratelli De Rege”.