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Sindacati: “Fermiamo la strage sul lavoro”, presidio davanti alla Prefettura di Rimini

“Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro”, è questo lo slogan che accompagna la mobilitazione di Cgil Cisl e Uil sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro che, già nella giornata del 20 maggio, ha visto lo svolgimento di assemblee in alcune aziende del territorio, in un percorso di coinvolgimento di lavoratrici e lavoratori.

“Giovedì 27 maggio – scrivono in una nota CGIL, CISL e UIL – a partire dalle ore 10, si terrà un presidio sindacale davanti alla Prefettura di Rimini per ribadire che la sicurezza sul lavoro è un diritto fondamentale e che troppo poco è stato fatto fino ad oggi. I recenti infortuni, purtroppo anche mortali, riguardano lavoratori anche molto giovani e non si può restare inermi. 

Nella stessa giornata del 27 maggio si terrà la prima riunione del tavolo Sicurezza e Salute sul Lavoro convocata dalla Struttura AUSL di Vigilanza e Controllo Sicurezza sul lavoro. Un tavolo fortemente voluto dal Sindacato – prosegue la nota dei segretari territoriali del Sindacato – e che dovrà essere necessariamente reso strutturale affinché questo tema sia costantemente oggetto di confronto fra le parti.  

Tra le richieste inserite nella piattaforma nazionale fondamentale sarà introdurre un sistema di qualificazione delle imprese e della patente a punti per determinare l’accesso alle gare di appalto sulla base della regolarità delle imprese in merito al rispetto delle normative, ai criteri definiti su SSL, alla legalità e correttezza dei contratti di lavoro. La contrattazione nazionale e decentrata devono declinare in modo mirato le procedure di prevenzione, intervenendo sull’organizzazione del lavoro con impatto sulla salute e sicurezza, quindi orari, turni, ritmi e carichi di lavoro, assegnazione alle mansioni, incarichi nella gerarchia aziendale di prevenzione, lavoro agile e trasferte.

Le lavoratrici e i lavoratori, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, devono ricevere un addestramento e una formazione adeguata a prevenire i rischi derivanti dalla loro mansione. Occorre dare nuovo impulso al ruolo della rappresentanza, garantendo pieno accesso di RSA/RSU-RLS/RLST nei luoghi di lavoro.

E’ necessaria una Riforma del livello istituzionale e del coordinamento tra organi di vigilanza, prevedendo anche delle assunzioni mirate e garantendo agli organi ispettivi un aggiornamento costante della loro formazione. 

La materia della salute e sicurezza è soprattutto un fattore culturale ed è per questo che chiediamo venga inserita come materia specifica in tutte le scuole superiori, non solo negli istituti tecnici professionali. 

Le proposte che come Sindacati – conclude il comunicato delle organizzazioni dei lavoratori – facciamo per un nuovo Patto per la salute e la sicurezza sono improrogabili per fermare la strage nei luoghi di lavoro, e rendono necessario e urgente un rinnovato atto di responsabilità collettiva a partire dalle Istituzioni”.

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