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Rimini. Girava seminudo con delle bombole di gas in mano. Arrestato nuovamente il profugo della catena

Domenica sera alcuni passanti di Rivabella hanno chiamato il 113 preoccupati dall’atteggiamento di un giovane uomo di colore che vestito solo degli slip brandiva in mano una bombola di gas e delle palette di plastica (simili a quelle dei bambini per giocare con la sabbia). La preoccupazione di chi ha allertato le forze dell’ordine, era quella di un gesto estremo  di voler farsi esplodere.

Le volanti della Polizia lo hanno subito individuato vicino ad un ristorante di Rivabella. Aveva ancora in mano una bombola di gas mentre un’altra bombola è stata trovata a poca distanza in uno scantinato. Su cosa intendesse fare con le bombole non si sa e tanto meno con le palette di plastica. L’uomo non ha saputo dare spiegazioni.

Tuttavia la sorpresa per le forze dell’ordine è stata un’altra. Quando è stato identificato si scopre che si tratta della stessa persona che qualche giorno fa (venerdì scorso) aveva colpito con una catena, senza nessun motivo, una donna di 62 anni che percorreva in bici la strada nelle vicinanze dell’uomo. La donna è dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso mentre l’uomo è stato arrestato e processato per direttissima. Era stato condannato a quattro mesi di reclusione (pena sospesa) ed il divieto di dimora nel Comune di Rimini. Si tratta di un giovane richiedente asilo della Guinea Bissau che non ha rispettato il divieto di dimora nel Comune di Rimini.

Questa volta per il richiedente asilo è scattato un TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) e ricoverato nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Rimini. L’uomo è stato nuovamente denunciato.

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