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Rimini, Gioenzo Renzi: “Sull’anfiteatro continua l’insipienza politica dell’Amministrazione”

Il Sindaco Gnassi e la sua maggioranza consigliare  – scrive in una nota Gioenzo Renzi, capogruppo consigliare di Fratelli d’Italia – votano ancora NO alla valorizzazione dell’Anfiteatro romano.

E’ stata respinta nel Consiglio Comunale di ieri sera dal Sindaco Gnassi e dalla sua maggioranza consigliare la Mozione del sottoscritto che chiedeva:

  1. 1., un Bene Culturale “mortificato” da oltre 70 anni, che testimonia le origini e la storia della nostra città;
  2. 2., insediato sull’area archeologica dell’Anfiteatro romano, salvaguardando il suo ruolo e la sua attività;
  3. 3. con “il completamento degli scavi e la valorizzazione dei resti archeologici di epoca romana attraverso la demolizione degli edifici soprastanti”.  

Siamo ritornati indietro di 20 anni, rispetto al 27.7.2000, quando il Consiglio Comunale, Sindaco Ravaioli, approvò all’unanimità la precedente mia mozione di trasferire l’Asilo Svizzero in un’altra area, per consentire la ripresa degli scavi e riportare alla luce la parte interrata dell’Anfiteatro. 

Non c’è ancora la volontà – prosegue la nota di Gioenzo Renzi – di riparare alla insipienza politica di quelle Amministrazioni Comunali, che nel 1946, destinarono l’Anfiteatro a discarica di macerie urbane, dopo che era stato riportato parzialmente alla luce con la campagna di scavi dal 1926 al 1939,  e nonostante tante aree libere, vi costruirono  sopra le 13 capanne “provvisorie” di legno dell’Asilo Svizzero (Ceis) .

Su questa area demaniale e di interesse archeologico, tutelata dai vincoli del 1913 e del 1914 che “vietano qualsiasi costruzione”, le Amministrazioni Comunali hanno autorizzato, illegittimamente, anche fabbricati in muratura di 3 piani, con i pilastri di cemento armato gettati sopra i muri dell’Anfiteatro, a ridosso dei torrioni, delle mura romane e medievali. 

In questi anni i nostri Amministratori pubblici hanno giustificato e detto di tutto per  la difesa politica del Ceis a scapito della valorizzazione e della  riscoperta dell’Anfiteatro:  “il Ceis non si tocca”, “sotto il Ceis non c’è nulla”, il Ceis non è trasferibile”.

Non è un caso che il Sindaco Gnassi, nei dieci anni di mandato, non abbia mai speso una parola sull’importanza storica dell’Anfiteatro, su questa testimonianza rilevante della storia romana di Rimini, come l’Arco di Augusto, il Ponte di Tiberio,  la Domus del Chirurgo.  

Lo stesso Sindaco con poca coerenza, propaganda il trasferimento del mercato da Piazza Malatesta, sul quale ero d’accordo prima di lui, per rispetto verso Castel Sismondo e il Teatro e dall’altro vota, ripetutamente, contro il trasferimento del Ceis.

Riguardo all’Assessore Alla Cultura, Piscaglia, è contraddittorio difendere il ruolo pedagogico del Ceis e opporsi al recupero di un Bene Culturale, l’Anfiteatro romano.

Così l’Ass. all’Urbanistica – Edilizia, Frisoni, non può cercare, di   perpetuare le costruzioni “illegittime”, per il mancato rispetto dei vincoli di tutela del’Anfiteatro, quando dovrebbe garantire e assecondare le previsioni dei Piani Urbanistici vigenti, approvati da lei, dal Sindaco e dalla sua maggioranza. 

Ribadiamo che l’Anfiteatro e l’Asilo Svizzero sono due strutture inconciliabili, che il Ceis si può trasferire in un’area più adeguata dell’attuale, con la ricostruzione eco-compatibile del villaggio, per continuare la sua attività educativa, e per dare respiro a tutta l’area dell’Anfiteatro.  

La campagna di scavi – conclude Gioenzo Renzi, capogruppo consigliare di Fratelli d’Italia – per riportare alla luce la dimensione della struttura originaria del nostro Anfiteatro, con i suoi 2000 anni di storia, ampio quasi come il Colosseo, susciterebbe l’interesse mondiale e il richiamo turistico per la città.

Continua il nostro impegno trentennale per la valorizzazione dell’Anfiteatro, iniziato nel 1994 con la richiesta di realizzare il percorso pedonale tra la Via Roma e Via Settimia, seguito dalla rimozione dell’autolavaggio e del Distributore Esso, sulla via Roma, dinnanzi all’ingresso dell’Anfiteatro, contro la costruzione del manufatto in cemento armato uso palcoscenico al centro dell’Anfiteatro, con le mozioni consigliari approvate e respinte e ancora… con nuove iniziative consigliari”.

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