Gennaro Mauro, capogruppo del Movimento Nazionale per la Sovranità in consiglio comunale, esprime il proprio parere sulla riqualificazione di Rimini nord, senza dimenticare le attuali carenze strutturali.
Il comunicato:
“La destra rappresentata dal Movimento Nazionale per la Sovranità non può che manifestare il proprio assenso a un progetto di riqualificazione urbana e ambientale di Rimini Nord da troppo tempo atteso. Intendiamo però ribadire che il progetto è un vestito tagliato su misura sulle risorse economiche provenienti da Roma, previste dal bando delle periferie, e purtroppo non risolve tutte le problematiche cittadine, di degrado urbano, di miglioramento della qualità della vita per i residenti e di rilancio l’offerta turistica.
Dobbiamo constatare che l’amministrazione comunale continuando a considerare Rimini Nord alla stregua di una periferia, non ha investito sul territorio neanche un euro del proprio bilancio comunale. È pertanto non trovano soluzione le carenze di infrastrutture quali sottopassi ferroviari cicli pedonali e di parcheggi che risultano essere del tutto carenti a Rivabella, Viserba, Viserbella.
Ci chiediamo perché non si sono volute utilizzate in questi anni le risorse provenienti dalla tassa di soggiorno percepita dalle strutture alberghiere della zona, e sopratutto chiediamo che ciò avvenga a partire dal bilancio comunale dell’anno 2018.
Siamo nettamente contrari alla realizzazione sul lungomare di una pista ciclabile su corsia dedicata, l’esempio di quella realizzata a Viserbella è sotto gli occhi di tutti, ciò determinerebbe la realizzazione di una sola corsia dedicata per il transito dei veicoli con conseguente eliminazione di tutti gli stalli per i parcheggi. Ciò produrrebbe la chiusura di tutte le strutture commerciali annuali.
Riteniamo che il progetto di riqualificazione del lungomare debba prevedere un viale – immaginiamo via Dante a Riccione – con una sola corsia centrale di scorrimento, delimitata lateralmente da elementi di arredo, quali fittoni, fioriere, lampade, segnali stradali e altro, in modo che ai margini possa essere garantita la mobilità ciclo pedonale e sopratuttto gli stalli per le operazioni di carico e scarico e la sosta temporanea di autovetture durante il periodo non estivo”.