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Rimini, galleria No Limits To Fly: venerdì incontro con l’artista Carmelo Chiloiro

Grande interesse sta riscuotendo la mostra di Carmelo Chiloiro “Uno sguardo dal silenzio” allestita nella galleria No Limits To Fly, in via Bertola a Rimini.

Dipinti coloratissimi e sculture sorprendenti. Una esposizione di grande potenza evocativa che stimola la curiosità e la sensibilità dei visitatori. Per questi motivi, venerdì 8 giugno alle 21 la galleria organizza un incontro pubblico con l’autore, in cui Carmelo Chiloiro racconterà la sua arte.

Opere in cui poetiche visioni si trasformano in immagini, come fantasmi, che prendono forma, ora posandosi su tela, ora occupando lo spazio. Hanno vagato a lungo per menti e accadimenti, tra intime debolezze e inaspettati eventi del tempo dell’umano. Ora sono là, su quella tela, a provocare la nostra immaginazione – dice Moreno Mondaini, titolare della galleria e curatore della mostra –. Affidarsi unicamente al potere taumaturgico del fare arte, per necessità e vocazione, tra rassicuranti pareti, per Carmelo Chiloiro non è più sufficiente. È forte il bisogno di comunicare, gettare ponti, dialogare, vuotare quel troppo pieno che intimamente occupa spazi e tarpa le ali a qualsiasi desiderio di libertà. È forte il bisogno di sentirsi libero, dentro, di creare spazi salvifici da riempire, fosse anche solo di silenzi da ascoltare o parole da interpretare”.

La mostra rimane aperta fino al 17 giugno con i seguenti orari:

dal martedì al sabato

ore 10.30-12.30 e 16.30-19.30.

Ingresso libero.

Info: 

www.pepote.it

Carmelo Chiloiro è nato nel 1953 a Taranto e vive sulle colline di Rimini.

Diplomato al Liceo Artistico Statale della sua città natale, si iscrive alla facoltà di Architettura di Genova, ma non termina gli studi. Risale all’inizio degli anni ’80 la sua prima mostra personale in cui la critica lo definisce essere “una tra le più promettenti voci della nuova pittura italiana”, riconoscendo alle sue figure validità tecnica ed efficacia comunicativa.

Le sfaccettature dell’animo umano si annidano dietro ogni colore e le forme in cui vengono racchiusi i molti livelli cromatici diventano luoghi in cui poter abitare e incontrare se stessi e gli altri”.

La ricerca di se stesso e di un luogo, altro, dove potersi affermare, lo portano ad attraversare la vita tra ricerca, ribellione ed eccessi. È poco dopo una sua personale, che depone diverse opere nel cassonetto dell’immondizia sotto casa e passa il pomeriggio, la notte, sul balcone, per vedere chi si avvicina alle sue tele e quale sceglie di portare via.

Trentenne, con moglie e figlio, si trasferisce sulle colline riminesi dove cerca e trova una nuova strada, che sceglie di condividere con chi ha bisogno di ritrovare un senso.

Complice una separazione inattesa, si apre una nuova fase artistica e le tele, dopo essere state chiuse in un container per oltre 20 anni, escono allo scoperto e nuove ne vengono create.

Lasciata quella penombra, per tanti anni custode rassicurante di un’esigenza fisiologica di dire senza parole, le sue opere muovono i primi passi sotto una luce forse fastidiosa ma necessaria, continuando a raccontare per rendersi visibili a noi, osservatori estranei.

Un figlio sempre accanto, una compagna e una figlia arrivate dal presente, supportano questo racconto artistico che dovrà misurarsi con un cambiamento sensoriale progressivo e una focalizzazione sempre più periferica e indefinita.

Sono del 2018 le sue prime sculture, modellazione in cui si cimenta per testare la sua nuova capacità artistica, “creare oltre le ombre”.

www.carmelochiloiro.it

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