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Rimini, FP CGIL: “Salta l’indennità dei primi tre giorni di malattia al CRA Valloni. Intervenga il Distretto”

I soci lavoratori/lavoratrici – scrive in un comunicato    Eugenio Pari, del sindacato FP CGIL di Rimini – che rappresentano la maggioranza degli oltre 60 dipendenti della Coop. Elleuno che gestisce il CRA Valloni di Rimini, dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022 non avranno diritto all’indennità di malattia per i primi tre giorni.

Si tratta di una violazione del Contratto nazionale delle Cooperative Sociali reso ancora più insopportabile dal contesto in cui questo provvedimento è stato preso andando a colpire lavoratrici e lavoratori sottoposti da oltre un anno a stress enormi.

A nostro parere – prosegue la nota di Eugenio Pari – si tratta altresì di una grave inosservanza della normativa vigente nella Regione Emilia-Romagna in materia di accreditamento socio-sanitario e per questo il 23 marzo scorso abbiamo inviato una lettera all’Ufficio di Piano del Distretto Rimini Nord per chiedere se le condizioni previste per la concessione dell’appalto contenessero la possibilità di derogare al Contratto Nazionale. Se così non fosse si chiede all’Ufficio di Piano di attivarsi presso la Coop. Soc. Elleuno affinché metta in atto i provvedimenti del caso.

La decisione di non voler pagare i primi tre giorni di malattia prendendo a pretesto la crisi economica, tra l’altro mai rappresentata alle Organizzazione Sindacali, è solo l’ultimo di una serie di problematiche. Ricordiamo, in piena pandemia, già un anno fa, l’inqualificabile comportamento della Presidente quando acquistò una pagina di alcuni quotidiani nazionali per accusare i lavoratori di essere dei fannulloni, i medici di dichiarare il falso in caso di malattia e i sindacati di connivenza. Stiamo parlando di una struttura per anziani fragili che, purtroppo, a causa del Covid è stata segnata dal un alto numero di decessi fra gli ospiti e di contagi fra i lavoratori.

Inoltre – continua Eugenio Pari, FP CGIL Rimini – per una parte delle lavoratrici, è solo grazie alla nostra Organizzazione se dallo scorso giugno si sono potuti attivare gli ammortizzatori sociali previsti dai vari decreti che si sono susseguiti per attenuare gli effetti sul lavoro della crisi pandemica.

E’ venuto il momento che lavoratrici e lavoratori vedano applicato per intero il Contratto comprendendo anche l’orario di lavoro così da poter raggiungere una retribuzione piena. Hanno sostenuto in prima persona con dedizione il peso del contagio nella struttura, e oggi, non solo non hanno una piena retribuzione, ma addirittura non vengono pagati se in malattia.

In attesa di una risposta dall’Ufficio di Piano del Distretto Rimini Nord – conclude Eugenio Pari – l’8 aprile si terrà l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori per stabilire come dare seguito alla vertenza”.

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