Il genius loci di Rimini e del suo territorio si esprime nella sua vocazione internazionale. Accoglienza, ospitalità, incontro con altre culture fanno parte del DNA di questa terra. E a Rimini la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici (SSML) della Fondazione Unicampus San Pellegrino (scuola a livello universirario), dallo scorso settembre nella sua nuova sede di Palazzo Buonadrata nel cuore del centro storico del capoluogo della Riviera, ne è concreta dimostrazione. Nelle aule si studia per un diploma di laurea triennale (L-12), dal prossimo anno anche per il corso di secondo ciclo (LM-94), e si sceglie tra nove lingue: inglese, tedesco, spagnolo, francese, russo, arabo, cinese, portoghese, giapponese. Al centro del piano di studi non c’è solo l’acquisizione delle più alte capacità grammaticali, sintattiche, di pronuncia e comprensione di un linguaggio. Soprattutto, ci sono l’incontro con immaginari e coscienze collettive, diverse dalla nostra. Tradurre bene, così come dialogare in ognuna di queste nove lingue, vuole dire, comprendere i significati culturali, simbolici, di stili di vita, espressi da un’altra lingua e metterli in relazione con ciò che siamo e facciamo.
Non è cosa da poco, in luoghi come la riviera adriatica o l’entroterra della Romagna e del Montefeltro. Territori ad alta vocazione turistica e internazionale, dove sapere comunicare in modo comprensibile ad altre culture, la propria storia, tradizione, storia artistica, rappresentano un obiettivo essenziale, nell’ottica di innovazione e crescita di un settore fondamentale della nostra economia. Ma la SSML ha fatto crescere e portato a Rimini, da trent’anni a questa parte, anche il cuore di una parte fondamentale della traduzione: quella editoriale e letteraria. Non tutti lo sanno, la notizia è ben conosciuta da addetti ai lavori e appassionati, ma un libro come ‘L’eleganza del riccio’ di Muriel Burbery, il best seller più acquistato nel mondo nel 2014, in Italia lo abbiamo letto grazie alla traduzione di una diplomata del master/corso di “Tradurre la letteratura” della SSML e della sua docente Cinzia Poli. Una prova d’esame diventata subito successo editoriale. La scuola riminese è, infatti, considerata la migliore italiana in questo settore e ha accolto fino a ora oltre 600 studenti, in grandissima parte laureati in lingue e letteratura ammessi, dopo prove di selezione, a lezioni e laboratori teorici e pratici di 13 settimane che si concludono con prove di traduzioni per diversi editori italiani e stranieri: Einaudi, Mondadori, Marcos Y Marcos, Harper&Collins. Nelle sue tredici settimane di durata si alternano laboratori di traduzione (francese, inglese, portoghese, russo, spagnolo, svedese e tedesco), lezioni di editoria e seminari tenuti da traduttori, redattori, editori. Basta scorrere il nome degli insegnanti per capire che finire il corso significa aver imparato un mestiere affascinante: Franca Cavagnoli e Anna Mioni (inglese), da Emanuelle Caillat (francese), Giuseppe Ghini (russo), Ilide Carmignani, (spagnolo), Giovanni Giri (tedesco). Daniele Brolli, invece, illustra le caratteristiche delle case editrici italiane spiega come si formula una proposta di traduzione con relativa scheda di lettura. Insomma, si apre una porta inconsueta nel mondo del lavoro, che si aggiunge a quelle a disposizione di chi ottiene il diploma triennale di SSML: mediatore linguistico, traduttore, interprete, responsabile relazioni l’estero o import-export delle aziende, funzionario organismi ed enti internazionali, responsabile progetti europei ed extraeuropei, funzionario in ambasciate, consolati o ONG. Il tutto in un ciclo di studi di respiro internazionale che non garantisce solo il master o certificazioni internazionali sulle capacità linguistiche ottenute nel proprio corso di studio, ma apre e scambi Erasmus e periodi di formazione con Università, tedesche, belghe, spagnole, polacche, maltesi, rumene e degli Stati Uniti. Il tutto nel segno di un percorso di studio assolutamente personalizzato, dove ogni studente è seguito costantemente da un tutor ed è in costante relazione con ognuno dei docenti del suo piano di studio.