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Rimini, Filippo Zilli: “Basta con l’animalismo a corrente alternata”

A seguito della richiesta dell’assessore Sadegholvaad – scrive Filippo Zilli, consigliere comunale – questa mattina in commissione toponomastica abbiamo approvato l’intitolazione di un area verde ai Padulli (tra via Carmen e via Guglielmo Tell) a Stefano Cerni; giovane ragazzo riminese morto per salvare un animale sulla statale adriatica nel 1994, a soli 17 anni.

Ovviamente sono più che favorevole all’intitolazione del parco, come gesto simbolico ed un sincero riconoscimento, a chi ha dato la propria vita per gli animali; ma sono stufo di questa demagogia animalista ad orologeria, le azioni da porre in essere sono ben altre:

 

1-canile: a Stefano è intitolato l’attuale canile di Rimini, una struttura vecchia, inadeguata, vetusta e priva di servizi, con tante problematiche che va superata, e di cui dobbiamo ringraziare genuflessi i volontari ed operatori che ci lavorano giorno e notte. Ricordo che nel 2019 abbiamo approvato il progetto per il nuovo canile (e gattile) di Rimini, anch’esso intitolato a Stefano, con un finanziamento da 2 mln di euro, da costruire nell’area dell’ex polveriera di Spadarolo su un terreno di 47 mila mq. Di questo progetto però, purtroppo, non si è più saputo più nulla. Che fine ha fatto?

 

2-toelettature: è tema di questi giorni la battaglia per le riaperture delle attività di toelettature. Ieri – prosegue il consigliere dell’opposizione – sotto il palazzo della regione E.R. erano presenti 70 titolari di attività, insieme ad una 50ina di cani, a chiedere a gran voce la riapertura di un servizio essenziale per il benessere degli animali, ed indirettamente delle famiglie, soprattutto in chiave igienico sanitaria in un periodo di pulci, zecche e parassiti come è quello primaverile. Un provvedimento di chiusura, derivante dalla equiparazione ai servizi alla persona da parte del Governo (chiusi quindi in zona rossa), senza tenere conto del fatto che gli animali non trasmettono ne prendono il Corona Virus, e fregandosene di tutte le necessità del mondo cinofilo in particolare.

La regione Toscana ha già disposto la riapertura delle attività, ed il comune di Rimini dovrebbe attivarsi, così come stanno facendo altri comuni emiliano romagnoli, nei confronti della regione per disporre un’ordinanza specifica di riapertura immediata, perché le toelettature sono servizi essenziali ed igienico sanitari per i nostri animali e noi famiglie che li ospitiamo.

 

3-balneazione cani in mare e passeggiate sulla battigia: una battaglia di civiltà che conduco dal 2017, quando la proposi e discussi per la prima volta in consiglio comunale, per renderle possibile durante la stagione balneare estiva.

Ogni anno il Comune di Rimini, a seguito di quella regionale che viene emanata entro il 31 marzo, emette propria ordinanza balneare che disciplina i regolamenti della spiaggia. Per ora la balneazione degli animali e la passeggiata sulla battigia sono concesse solo negli orari 06-08 e 19-21 e solo per quei bagnini che si adeguano a livello normativo; sicuramente un passo in avanti, già compiuto nel 2018, rispetto al passato in cui era vietato, ma non ancora sufficiente e soprattutto non funzionale.

Ricordo che nel resto delle regioni italiane è già prevista da tantissimi anni con fasce orarie molto più ampie e, addirittura, a volte senza alcun limite; come ricordo anche che c’è tutto un discorso civico, sociale, economico e turistico legato a questo mondo che andrebbe sviluppato.

 

4-aree sgambamento e aree verdi: in italia sono registrati 27 milioni di cani. Nel nord est italiano, in particolare in Emilia Romagna, le famiglie che hanno un animale sono intorno al 48%. Solo nel comune di Rimini sono censiti 19.299 cani e 4648 gatti. Le esigenze legate al mondo degli animali, e dei propri padroni, sono tante. E’ quindi necessario investire maggiormente sulle aree verdi nel territorio riminese e in aree sgambamento meglio attrezzate, curate ed ombreggiate con piantumazioni, con uno stanziamento di fondi nel capitolo di spesa legato alla “straordinaria del verde”, purtroppo decisamente incapiente per soddisfare tutte le richieste ed esigenze. Ma sono scelte politiche, non economiche. 

Di fronte a tutto quanto detto sopra, il comune cosa fa?

Decide di apporre un cartello in ferro nel nuovo parco ai Padulli – conclude il consigliere comunale Flippo Zilli – che invece trova il tempo che trova, facendosi grande nei confronti degli animalisti e dimostrandosi sensibile al tema. 

Chiedo all’amministrazione di porre in essere azioni serie e concrete nei confronti degli animali, non demagogiche”.

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