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Rimini, Festa della Repubblica sobria ma con notevoli spunti di riflessione

Sarà una cerimonia sobria, ma allo stesso tempo non priva di notevoli spunti di riflessione, quella che festeggerà il 74° compleanno della nostra Repubblica. L’evento avrà luogo nell’area tra la sede del Palazzo del Governo e quella del Duomo di Rimini, grazie alla diretta collaborazione con la Prefettura da parte del Comune di Rimini, dell’Ufficio Scolastico Regionale – Ambito Territoriale e del 7° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Vega”.

Come indicato dall’Ufficio del Cerimoniale e per le Onorificenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la manifestazione – il cui inizio è fissato alle ore 10,30 di martedì 2 giugno – non prevede il tradizionale coinvolgimento delle formazioni militari e rispetterà, in tutte le parti del suo svolgimento, le disposizioni sul distanziamento sociale e il divieto di assembramento.

Sarà il Coro “Le allegre note” di Riccione, diretto dal Maestro Fabio Pecci, ad offrire sia l’avvio con l’Inno Nazionale – mentre i Militari del 7° “Vega” procedono con l’Alzabandiera dal balcone centrale della Prefettura – sia la chiusura della cerimonia con l’Inno alla Gioia, divenuto Inno dell’Unione Europea.
Coro che è nel suo ventennale di attività – essendo stato costituito nell’anno 2000 – e che annovera oltre 160 coristi in attività, con un palmares di ben 7 primi premi in concorsi nazionali e internazionali, oltre a numerosi altri piazzamenti.
La formazione, che ha avuto l’onore di cantare anche con il Maestro Claudio Abbado e di essere il primo Coro di voci bianche ad esibirsi sul palco del restaurato Teatro “A. Galli”, sarà presente nella circostanza – proprio per consentire il massimo rispetto del distanziamento tra i giovanissimi cantori – con appena 19 unità.

La cerimonia, alla quale presenzierà una ristretta rappresentanza di Autorità Civili, Militari e Religiose, vedrà poi la partecipazione dei cinque studenti della Consulta Provinciale di Rimini i quali, dopo il Messaggio del Presidente della Repubblica, letto dal Prefetto di Rimini, procederanno alla lettura di interventi “storici” legati ai temi della Costituzione e dell’Ordinamento repubblicano da loro scelti.
In particolare, si tratta di discorsi appassionati e particolarmente significativi di due Presidenti della Repubblica, Luigi Einaudi e Sandro Pertini, in occasione del giuramento; della allora neo eletta Presidente della Camera dei Deputati Nilde Iotti, prima donna della storia a presiedere un ramo del Parlamento; di due autorevoli componenti dell’Assemblea Costituente quali Piero Calamandrei e Vittorio Foa.
La manifestazione sarà connotata da estrema sobrietà, ma anche da particolare intensità nella scansione dei segni e delle parole.

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