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Rimini, ferisce una 25enne e aggredisce gli agenti con catena del cane, preso pregiudicato 43enne

Durante l’ennesima lite sbatte a terra la compagna fino a farla sanguinare, poi minaccia i poliziotti accorsi con la catena del cane e li aggredisce a calci e pugni. A Rimini è stato pertanto tratto in arresto per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, un uomo di 43 anni con parecchi precedenti, specifici e non.

Erano circa le 21 circa di ieri quando alla sala operativa della Questura è arrivata la segnalazione riguardante una donna ferita al volto dal compagno, a seguito di una lite, all’interno di un hotel in via Bari, a Miramare.

Immediatamente sul posto, nella hall dell’albergo c’era infatti una donna, una 25enne ucraina, che perdeva copiosamente sangue dal naso. Prestate le prime cure alla donna, i poliziotti hanno identificato il suo compagno, un 43enne cagliaritano.

L’uomo, incurante della presenza degli agenti, continuava però ad inveire e minacciare la compagna. Intanto i poliziotti avevano accertato  che il 43enne aveva cagionato le lesioni alla giovane compagna, spintonandola a terra con violenza e facendole urtare il viso contro un bidone presente nella hall.

Invitato alla calma, l’uomo al contrario si è armato di un guinzaglio a catena che stava apoggiato sopra un comodino, roteandolo ad altezza viso in direzione della 25enne e dei poliziotti.

Per contenere la rabbia dell’uomo e dopo averlo convinto con le buone ad appoggiare a terra l’oggetto contundente, è stato invitato dagli operatori ad uscire dall’hotel. Niente da fare. L’aggressore oltre a tutto si è avventato contro il proprietario dell’hotel, prontamente difeso dai poliziotti.  Con estrema fatica questi sono riusciti a bloccare l’uomo che tentava nuovamente, questa volta  con calci e pugni.

La lite tra la coppia sarebbe scaturita per futili motivi, poco prima dell’intervento della Polizia, all’interno della stanza dell’albergo dove soggiornavano. Prima sono iniziati gli insulti e poi sono arrivate le percosse. Spaventata, la donna aveva cercato di fuggire dall’albergo venendo subito raggiunta dal compagno nella hall dove veniva spinta violentemente fino a farla cadere a terra.  E non era la prima volta che succedevano questi episodi, ma la ragazza non lo aveva mai denunciato né era mai dovuta ricorrere alle cure dei sanitari.

A carico del 43enne risultano diverse condanne per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, ricettazione, furto e rapina nonché varie denunce per reati contro il patrimonio e in materia di armi.
Oggi l’uomo sarà sottoposto a processo con rito direttissimo.

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