“Le farmacie con partecipazione comunale di Rimini – scrivono una nota congiunta Federconsumatori e Circolo Galatea – portino l’IVA sui prodotti femminili all’aliquota minima del 4%, in attesa di un intervento normativo nazionale. È questo, che come Federconsumatori Rimini assieme a Circolo Galatea chiediamo, dopo aver detto e sostenuto per primi stop alla Tampon tax a Rimini e anche alla luce del recentissimo annuncio della regione Lazio di portare l’IVA sui prodotti igienici femminili all’ aliquota minima del 4% con un meccanismo del tipo di cashback nel proprio territorio regionale.
Nello scorso maggio, Federconsumatori Rimini e Circolo Galatea lanciarono un appello per dire “stop alla Tampon tax anche a Rimini!” , visto le tante città del paese che si stavano mobilitando per ridurre l’ IVA sui prodotti igienici femminili nelle proprie farmacie comunali, portandola dal 22% alle aliquote più basse del nostro sistema fiscale o azzerandola, vista l’ importanza di questi prodotti. Un impegno durato per tutto il 2021.
Ora, dopo aver accolto con felicità un inizio di diffusione delle Tampon box nelle scuole riminesi proposte da noi nello scorso dicembre – prosegue la nota di Federconsumatori Rimini e Circolo Galatea – diciamo che occorre andare avanti nel diffonderle, ma anche che è tempo di sostenere e investire nel ridurre davvero e ulteriormente l’aliquota IVA sui prodotti igienici femminili. Proprio, per questo, come Fedeconsumatori Rimini e Circolo Galatea – conclude la nota – chiediamo che si riduca nelle farmacie con partecipazione comunale l’aliquota IVA sui prodotti igienici femminili al 4%, in attesa di un ulteriore intervento normativo nazionale che allinei l’aliquota IVA di questi prodotti ad altre esperienze europee, come in Francia, dove l’Iva sugli assorbenti è al 5,5%; in Portogallo e nei Paesi Bassi al 6%; nel Regno Unito è stata abolita del tutto, o in Nuova Zelanda gli assorbenti sono distribuiti gratuitamente”.
