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Rimini, Federconsumatori: “Sia concesso ai bambini di salutare i compagni di classe e gli insegnanti”

La Federconsumatori della Provincia di Rimini si è fatta parte promotrice di un’iniziativa di sensibilizzazione delle Istituzioni affinché, seguendo già alcuni esempi concreti attuati sul territorio, sia concesso ai bambini della scuola primaria e ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado di poter salutare i propri compagni e insegnanti. 

Riteniamo – dice il comunicato di Federconsumatori Rimini – importante regalare un momento di normalità e spensieratezza e consentire a questi studenti di chiudere un capitolo fondamentale della loro vita di ‘bimbi’ e portare nel cuore un felice momento di saluto con cui terminare il loro percorso scolastico, nel rispetto delle norme di sicurezza oggi vigenti.

Naturalmente si tratta di un’iniziativa aperta anche ad associazioni che vorranno aderirvi”.

Il Presidente di Federconsumatori Rimini A.P.S.

Graziano Urbinati

Info:

0541 779989

380 3876127

dal lunedi al venerdì dalle 9 alle 12

segreteria@federconsumatoririmini.it.

 

La lettera di Federconsumatori al Ministro della Pubblica Istruzione, al Presidente Regione Emilia  Romagna dott.  Stefano Bonaccini, al Provveditorato di  Rimini e all’assessore Mattia Mario Morolli:

L’anno scolastico 2019/2020 sta giungendo al termine.

Nell’immaginario di ognuno rappresenta un traguardo agognato che segna il passaggio dai compiti e dalle verifiche alle vacanze estive.

L’atmosfera che si respira oggi non è questa: tutto è ancora sospeso, ovattato, incerto.

E a segnare l’ultimo giorno di scuola sarà unicamente una data sul calendario, lo spartiacque indefinito tra una videolezione in classe ed una partita al videogioco.

Non ci sarà la recita di fine anno in giardino. Il torneo di palla rilanciata…

Non ci sarà alcuna uscita festosa e disordinata dalla scuola di bambini scalmanati con i grembiulini in mano che abbracciano e salutano gli amici.

Per i bambini della classe quinta della scuola primaria e per i ragazzi della terza della scuola secondaria di primo grado, non sarà possibile salutare i compagni e gli insegnanti con i quali hanno condiviso un ciclo scolastico, un percorso di vita e che a settembre non ritroveranno.

Ma i bambini, i ragazzi, hanno bisogno di guardarsi negli occhi, di dirsi che il peggio è passato e che nonostante tutto ciò cui hanno dovuto rinunciare, l’ultimo saluto è salvo!

Sarebbe un segnale di speranza, oltre che il ritorno graduale alla vita.

L’importanza di consentire ai bambini di chiudere un capitolo fondamentale della loro vita di ‘bimbi’ e di conservarne il ricordo per sempre è stato sottolineato anche dallo stesso vice ministro all’istruzione che intervistata dalla Repubblica, il 23 Maggio 2020 ha espresso il desiderio di «dare la possibilità agli studenti delle ultime classi dei singoli cicli, la quinta elementare, la terza media, le quinte superiori, di potersi incontrare a scuola, se possibile anche nella loro aula, per celebrare l’ultimo giorno dell’Anno Scolastico 2019-2020. In sicurezza, a piccoli gruppi. Se proprio non si potrà dare il via libera per un incontro a scuola, immaginiamo allora un museo: l’ultima visita di istruzione nell’anno in cui gite e mostre sono saltate per l’emergenza. I comuni, rappresentati dall’Anci, la pensano come me».

Il sindaco Isabella Conti del Comune di San Lazzaro di Bologna ha deciso di convocare le ultime classi al parco per permettere ai bambini e ai ragazzini che l’anno prossimo cominceranno un nuovo ciclo, e dunque non si rivedranno più, di salutarsi. 

Anche l’assessore alla scuola del Comuni di Rimini, Mattia Morolli, nella giornata del 26 maggio  2020 ha sottoposto alla giunta la proposta di aprire le scuole materne e i nidi, almeno  un ultimo giorno: “Un fuori programma doveroso che tutti, dai dirigenti al coordinamento pedagogico, dalle educatrici ai collaboratori ci siamo sentiti in dovere di proporre ai nostri piccoli alunni e alle loro famiglie”. “Troppo importante, simbolicamente, lasciare questo giorno che segna un passaggio, un ciclo appunto (non a caso questo è il nome dato alle stagioni scolastiche) alla solitudine di uno schermo, al chiuso di una stanza. Sono le relazioni (anche oltre alle lezioni, alla didattica) che fanno crescere e ci fanno diventare grandi”.

Perché non estendere tale progetto alle scuole primarie e secondarie?

Perché non garantire ai nostri bambini, che nulla hanno chiesto durante questo difficile periodo, affidandosi completamente alle scelte degli adulti senza nulla obiettare, un momento di spensieratezza, un ritorno alla normalità, un rivedere i propri compagni e maestre che, per un solo giorno, gli consentirebbe di portare nel cuore un felice momento di chiusura del loro percorso scolastico?

Auspichiamo, dunque, un riscontro in termini positivi ed una pronta collaborazione tra le Istituzioni ed i Cittadini al fine di rendere questo saluto finale non solo un’occasione per dare senso ad un percorso brutalmente interrotto, ma, altresì, per dimostrare la fattibilità di eventi del genere nel rispetto delle norme di sicurezza oggi vigenti a tutela e non a castigo della Comunità”.

Federconsumatori Rimini 

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