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Rimini FC: domani Albissola, dopodomani Juventus B?

Albissola 2010: un miracolo in Liguria stile Leicester, dalla Promozione alla Serie C in 3 anni. Questo e’ il titolo che mi ha accolto quando mi sono messo a cercare notizie sul prossimo avversario del Rimini FC.

Rimini, Albissola e Pesaro sono le tre squadre che si disputeranno il gironcino che darà accesso alla semifinale scudetto. Semifinale che si comporrà con le tre vincenti dei gironi, più la migliore seconda.

Una gara in casa e una gara in trasferta; poteva capitarci una trasferta lunga 900 Km, ma la dea bendata è stata dalla nostra parte facendo sì che tutta quella strada toccherà agli Albissolesi e al Pesaro.

Ma cosa hanno di speciale gli avversari di domenica al punto di essere accostati al Leicester che vinse il campionato inglese due stagioni fa? Il fatto che che arriva tra i professionisti dopo tre promozioni consecutive, partendo dalla Promozione e passando per l’ Eccellenza e, quest’anno, la serie D.

Un paese di mare diviso da un ponte, che separa Albissola mare da Albissola monte, a rappresentare l’ideale separazione tra realtà diverse, forse un po’ distanti, riunite però dall’entusiasmo che il calcio ha saputo creare. Un piccolo miracolo creato dal presidente storico Saviozzi, il patron Colla e il mister Fossati, che sono riusciti a portare la C in un paese di circa 15 mila anime.

Ma da ieri sera c’è anche un altro tema a tenere banco tra i tifosi.
Da martedì scorso abbiamo assistito ad un teatrino inerente la possibilità,  già dal prossimo anno,di iscrivere in serie C  delle “squadre B” dei club di serie A.

Da Rimini-Albissola a Rimini-Juventus B nel giro di 3 mesi?Potrebbe essere, anche se ancora, a onor del vero, non è che si capisca più di tanto.

L’annuncio di Costacurta datato martedì scorso è stato smentito mercoledì da Gravina, che della serie C è il timoniere, che ha dovuto però prendere atto della cosa nel pomeriggio di giovedì, quando tutti gli organi di stampa hanno riportato, con qualche particolare in più, la svolta ormai concreta. Quella appunto di dare la possibilità alle squadre di serie A, rendendosi disponibili entro il 27 luglio prossimo, di iscrivere una seconda squadra al campionato di serie C.

I parametri che andranno rispettati, anche solo per proporsi, verranno affrontati ed elencati prossimamente. Iscrizione effettuata solamente come ripescaggio, ogni tre ripescate ci saranno, nell’ordine, una seconda squadra di serie A, una retrocessa dalla C e una squadra espressa dai play off di serie D.

Per l’eventuale ripescaggio, la seconda di A sarà chiamata al pagamento una tantum e a perdere di un milione e duecentomila €; una volta iscritta dovrà mettere in organico 23 calciatori.

Questi calciatori saranno obbligatoriamente 19 under 21 più 4 fuori quota;sarà consentito utilizzare giocatori della formazione in serie A solo se il giocatore non avrà raggiunto le 5 presenze nella stessa.

Le formazioni B non avranno limitazioni nelle vittorie, con l’ unica regola di non poter disputare lo stesso campionato della squadra madre, di fatto possono vincere la C e accedere alla serie B.

Leggendo i tanti articoli che adesso girano sull’argomento, è proprio la serie B ad essere più preoccupata in quanto, da sempre, la serie C è stata considerata poco probante per i prospetti importanti, preferendo la serie cadetta come banco di prova.

In serie B arrivano somme importanti dai diritti tv.  Se le seconde squadre avranno diritto allo stesso trattamento anche in questo, è più che comprensibile il timore dei cadetti che paventano di veder rientrare nelle tasche delle grandi di A i contributi che hanno dovuto far uscire dalla finestra quando si contrattano i diritti tv.

Anche in C si pone però, anche se in piccolo, lo stesso problema relativamente al conto Lega che premia i minutaggi dei giovani in età under: essendo così composte, le seconde squadre di A faranno incetta anche di questi contributi?Tutti aspetti non chiari, non ci sono ancora certezze in merito.

Due considerazioni mie, la prima positiva e possibilista e la seconda meno.
Il progetto è partito dicendo che è volto a favorire l’aggregazione dei calciatori giovani in odore di azzurro, a tutti i livelli, facendo capire che queste formazioni dovrebbero essere italiane a tutti gli effetti, composte da giocatori convocabili per la nazionale e con determinati parametri riguardanti la militanza pregressa nelle trafile giovanili non eludibili.

Quanto sopra e i riflettori accesi su questa novità, che dovrebbero o comunque potrebbero favorire il movimento anche nelle presenze e negli abbonamenti, sono il succo della parte positiva di tutta la questione; ma esiste inevitabilmente un rovescio della medaglia.

Da sempre la serie C è il campanile, la categoria dell’appartenenza e dell’orgoglio cittadino.
Le formazioni B di Juventus, Inter, Milan eccetera, sarebbero solo marketing o comunque un’operazione che distrae inevitabilmente dai valori che il calcio della terza serie da sempre porta avanti.

E’ sempre più difficile fare calcio professionistico in questa categoria. Non a caso il motto del Rimini FC spiega che un altro calcio dovrà essere possibile se si vuole continuare.

La presenza di seconde squadre troppo sopra le altre, vincenti e dominanti in C e in B, da novità tollerabile nei primi anni diventerebbe la morte certa di tutto il movimento.

Ovviamente al di fuori di quelle 8 o 10 realtà che verrebbero così a spartirsi i proventi di un monopolio non più scalfibile.

Lo dico da juventino, andrei volentieri a vedere una formazione B in cui magari giocano uomini poco utilizzati nella formazione A, ma non sento assolutamente il bisogno, anzi aborro decisamente anche solo l’idea, di veder vincere e dominare la stessa squadra anche in B o in C.

In Spagna, dove le seconde squadre sono di casa, il Barcellona B è terzultimo in serie B e le altre navigano a metà classifica in C. Niente protagonismi e niente caccia a proventi, che rappresentano l’ossigeno per le realtà che nella serie B e nella serie C sono di casa.

Mi perdoni l’Albissola se ho distolto l’attenzione da lei e dalle sue imprese, ma il calcio che verrà oggi mi pareva degno di prendere il sopravvento.

Tornando al campo domani, complice anche il meteo non troppo da spiaggia, tutti al Neri per Rimini – Albissola. Calcio di inizio ore 16.
Forza Rimini!!

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