Un noto avvocato riminese è stato oggetto di persecuzione dalla fine del 2018 nella sua abitazione nel centro di Rimini. Nei corridoi e sull’ascensore del condominio iniziano a comparire scritte sui muri, uova e feci. Inizialmente tutti pensavano a qualche vandalo che aveva preso di mira la palazzina.
Dopo qualche settimana si comprende che l’obiettivo non è la palazzina ma l’abitazione dell’avvocato. Dal mese di marzo in poi, tutti i giorni e talvolta anche più volte al giorno il pianerottolo dell’abitazione ed il portone di ingresso dell’avvocato sono stati oggetti di scritte infamanti nei confronti dell’avvocato, lancio di uova ed altro. . Nessuno tra i condomini ha mai visto nulla. Inevitabile la denuncia in Procura.
I Carabinieri coordinati dal Pd Paolo Gengarelli hanno installato delle microcamere che hanno permesso di registrare il volto dell’imbrattatore. La sorpresa per l’avvocato è stata grande. A compiere quei gesti e scrivere quelle frasi insultanti era una amica di famiglia di 60 anni moglie di un professionista e vicina di casa.
Allo state attuale sconosciuti i motivi di tanto accanimento nei confronti del suo amico avvocato.