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Rimini, ennesimo colpo di scena: l’ex colonia Bolognese a Bianchi per 5,22 milioni

E per la ex colonia Bolognese arriva l’ennesimo colpo di scena. All’asta decisiva che si è svolta oggi il grande immobile è stato aggiudicato definitamente all’impreditore riminese Orfeo Bianchi per 5 milioni e 220 mila euro.

E’ stata una vera battaglia fra il 57enne titolare del gruppo Piazza hotel & residence e Giordano Emendatori, ex patron della MEC 3, che aveva bloccato la prima aggiudicazione a Bianchi per 2,6 milioni con un rilancio da 4 milioni.

Davanti al curatore fallimentare si è andati avanti a colpi da 20 mila euro, finchè Emendatori giunto a 5 milioni e 200 mila si è fermato. Gli ulteriori 20 mila euro messi sul piatto da Bianchi hanno chiuso la partita alle 13 di oggi.

La colonia Bolognese di Miramare sul confine con Riccione era stata inaugurata nell’agosto 1932, a meno di un anno dall’inizio dei lavori. Il progetto dell’ingegner Ildebrando Tabarroni aveva ripreso il modello a padiglioni utilizzato venti anni prima per l’Ospizio Marino Provinciale Bolognese, in seguito colonia Murri, realizzato a Bellariva di Rimini su progetto di Giulio Marcovigi. Il complesso è costituito da quattro padiglioni perpendicolari alla spiaggia, che ospitavano i dormitori e i refettori al piano seminterrato, intervallati da tre corpi di fabbrica di minori dimensioni adibiti a uffici, sevizi e camere per il personale. I padiglioni sono attraversati da un corridoio di collegamento lungo 169 metri, che incanala la distribuzione degli edifici e permette l’accesso da ciascun padiglione alle aree esterne di pertinenza, attraverso sei rampe di scale. Poteva ospitare fino a 1.200 bambini, provenienti dai 61 comuni della provincia di Bologna. Un’area di 20.000 metri quadrati sulla spiaggia lungo la litoranea Rimini-Riccione, rimasta abbandonata al degrado dopo la cessazione delle colonie estive.

Da allora i tentativi di recupero si sono avvicendati alle vicende giudiziarie: in tre anni sono andate deserte dieci aste. Partendo da una valutazione di 18 milioni di euro, nessuno si è mai fatto avanti fino al 26 maggio scorso, quando Orfeo Bianchi ha offerto 2,6 milioni. Pareva fatta, ma la legge dava la possibilità di ulteriori rilanci e così è accaduto.

Emendatori non nasconde la sua sorpresa, ma non svela che progetti aveva in serbo: “Non un hotel a 5 stelle, comunque”.

E invece è proprio questa l’idea che aveva annunciato Bianchi alla stampa al momento della prima aggiudicazione. Vuole la Bolognese, “il mio sogno fin da bambino”, per farne il fiore all’occhiello del suo gruppo che già possiede strutture ricettive a Rimini, Riccione, Milano Marittima, Pesaro, Bologna, Varese. Un grande albergo top quality con centro congressi, suite, piscine e saune, spa e vasti settori wellness. Per tutto ciò occorreranno investimenti importanti: secondo gli esperti del settore almeno 30, 40 milioni di euro.

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