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Rimini, EducAid ricostruisce una scuola a Gaza grazie alla Regione Emilia-Romagna

Da sempre impegnata nel campo dell’educazione inclusiva applicata a progetti di cooperazione internazionale, EducAid considera la scuola motore per lo sviluppo della comunità. E grazie ad un intervento reso possibile dal finanziamento della Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando per Progetti di Emergenza Umanitaria 2021, l’OnG riminese ha potuto ricostruire l’Istituto femminile superiore di Deir Al Balah, una delle 53 strutture educative della Striscia di Gaza gravemente danneggiate durante l’operazione militare israeliana “Guardiani delle Mura” del maggio dell’anno scorso.
 
“Building Back Better Gaza School Together”, questo il titolo del progetto, attraverso un processo partecipato che ha coinvolto le 729 studentesse frequentanti la scuola, le loro famiglie e i 30 insegnanti che vi lavorano, ha infatti permesso di creare uno spazio educativo di migliore qualità rispetto al precedente, rispettoso della sostenibilità ambientale e in coerenza con i criteri dell’Universal Design, affinchè potesse essere fruibile da chiunque, indipendentemente dall’età, dalle capacità o dalla condizione sociale.

 
La pandemia aveva già colpito in maniera grave il sofferente sistema scolastico della Striscia di Gaza e l’inagibilità delle scuole ne aveva drammaticamente aggravato la situazione, evidenziando la necessità di intervenire per garantire la continuità dei servizi educativi.
 
La ricostruzione della scuola di Deir Al Balah, scelta in base alle analisi dei bisogni sul campo, è stata realizzata secondo il principio del Building Back Better (BBB). Una metodologia quella del “Ricostruire meglio” – enunciata per la prima volta nel corso della 3.a Terza conferenza Mondiale dell’ONU sulla Riduzione dei Rischi da Disastri svoltasi a Sendai (Giappone) nel 2015 – che interviene dopo catastrofi naturali o guerre nel ripristino delle infrastrutture fisiche e dei sistemi sociali e nella rivitalizzazione dei mezzi di sussistenza, delle economie e dell’ambiente, cogliendo la necessità del rifacimento come occasione per mitigare le conseguenze di ulteriori future crisi attraverso il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione. Un’azione che riguarda la sostenibilità ambientale, l’attenzione alla salute, la consapevolezza dei cittadini su come ridurre la vulnerabilità materiale, sociale e psicologica, con l’intento di rendere le comunità più resilienti.
 
È così che studentesse, famiglie, docenti ed operatori scolastici sono stati coinvolti in workshop e laboratori per immaginare e co-progettare insieme al team multidisciplinare di esperti di EducAid (architetto, educatore, formatore, consulente alla pari) la scuola che ora ha finalmente aperto loro le porte.

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