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Rimini, ecco cosa hanno trovato i vigili nell’ospizio abusivo di Viserba

Nell’ambito dei numerosi controlli eseguiti presso le strutture ricettive durante i mesi estivi, il Distaccamento di Polizia Locale di Viserba nei giorni scorsi ha effettuato un sopralluogo in un residence di Rimini nord all’interno del quale, in luogo del personale alberghiero, era presente personale socio-sanitario (O.S.S. e infermieri) e al posto dei turisti, erano alloggiate 17 persone anziane, in parte residenti in loco e alcune delle quali in carico al Servizio Sanitario Nazionale.

Da un primo accertamento emergeva chiara la difformità nella gestione di detta struttura, secondo i canoni e i requisiti previsti dalla L.R. 16/04, e pertanto si provvedeva ad effettuare un secondo e più approfondito controllo unitamente ai N.A.S. di Bologna, dal quale risultava che l’attività era effettivamente di tipo socio-assistenziale e priva di qualsivoglia autorizzazione prevista dalle normative vigenti.

Gli operatori rinvenivano all’interno dell’ufficio del Residence cartelle cliniche e un raccoglitore riportante “Terapie” contenente le schede nominative degli alloggiati, il tipo di farmaco utilizzato e gli orari di assunzione; numerose confezioni di specialità medicinali, compreso un numero rilevante di flaconi di benzodiazepine utilizzati per la somministrazione delle terapie agli ospiti. Sempre all’interno dell’ufficio era presente un contenitore di colore giallo, utilizzato per la raccolta di rifiuti speciali di tipo ospedaliero, contenente dispositivi per prelievi ematici con residui di sangue, provette, aghi e siringhe utilizzate.

Il personale della struttura da costituito da O.S.S. ed infermieri qualificati, di conseguenza gli ospiti erano accuditi adeguatamente.

Alla luce di quanto sopra, i militari del N.A.S. e il personale della Polizia Locale del Distaccamento di Viserba hanno elevato i relativi verbali, contestando al gestore della struttura, l’esercizio di una attività di tipo socio assistenziale, rientrante tra le attività disciplinate dalla Direttiva Regionale n. 564/2000 e quindi soggetta al possesso dell’autorizzazione al funzionamento rilasciata dal Comune.

In seguito alle contestazioni dei verbali, il Comune di Rimini ha emesso un’ordinanza di divieto di prosecuzione dell’attività socio-assistenziale non autorizza.

Inoltre sono stati elevati verbali anche per la perdita dei requisiti minimi per la gestione di una residenza turistica alberghiera e per lo smaltimento di rifiuti sanitari per un totale di circa.

Nella stessa giornata è stato controllato un altro Residence, le cui violazioni riscontrate rientrano nella casistica più comune, ovvero aumento della ricettività nelle unità abitative e mancanza di alcuni requisiti minimi, che veniva sanzionato per un totale di circa € 1.300,00.

La Polizia Locale unitamente alle altre Forze dell’Ordine, continueranno a controllare le attività economiche a tutela non solo dei consumatori finali, ma anche dei commercianti onesti e delle attività economiche che rispettano la legalità, le quali subiscono gli effetti negativi della concorrenza sleale realizzata da chi opera in modo irregolare.

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