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Rimini e Cattolica nella capitale insieme agli operatori delle darsene italiane

E‘ stata l’assessore al Demanio del Comune di Rimini Roberta Frisoni a partecipare in rappresentanza del Comune di Rimini alla manifestazione che si è svolta questa mattina a Roma a sostegno dell’emendamento “Salva darsene”. Alla manifestazione era presente anche il sindaco di Cattolica Mariano Gennari.

“Il Comune di Riminiha detto l’assessore Frisoniribadisce anche con questa presenza la volontà di essere a fianco degli operatori dei porti turistici nell’annosa vicenda che, cominciata la finanziaria del 2007 in sostanza quadruplica i canoni dei concessionari delle darsene e delle marine d’Italia. Una soluzione miope che mette a rischio decine di darsene in Italia, Rimini compresa, e un’economia strategica con un indotto importante in termini di ricchezza prodotta e occupazione”.

“Per questo come Comune abbiamo da tempo sollecitato insieme ad Anci un radicale cambiamento formalizzato in un emendamento alla Legge di Bilancio cosiddetto ‘Salva darsene’ – continua Frisoni – . Un emendamento depositato da Anci che prevede la non applicazione dei canoni della Finanziaria 2007 alle darsene che hanno ottenuto la concessione prima dell’entrata in vigore della stessa, ‘al fine di consentire la risoluzione di un contenzioso pesante e gravoso per gli operatori del settore e per i comuni’. Al tempo stesso abbiamo interessato i Ministeri dei Trasporti è quello delle Finanze perché si trovi una soluzione a questo problema. Oggi siamo stati ricevuti al Ministero dei Trasporti dove ci è stata espressa la volontà di intervenire sulla questione. Insieme ai rappresentanti dei porti turistici abbiamo ribadito l’urgenza di provvedimenti in merito perché sebbene tante sentenze stiano dando ragione alle darsene italiane, fintanto che continuano a uscire cartelle di riscossione che si basano sulle norme contestate, sono a rischio i posti di lavoro e la sostenibilità di molte infrastrutture, come la nostra Darsena. E’ per questo che oggi siamo andati a Roma, a manifestare con la nostra presenza istituzionale la vicinanza della Città ai suoi operatori.”

“Ho mantenuto la mia parola, sono qui a Roma a cercare di fare il massimo possibile per provare a risolvere il problema  La mia presenza dimostra l’impegno personale per giungere ad una conclusione di questa vicenda che mette a rischio il lavoro degli operatori dei porti turistici”. Con queste parole il Sindaco di Cattolica, Mariano Gennari, non ha mancato l’appuntamento nella Capitale, in piazzale di Porta Pia, davanti al Ministero dei Trasporti per protestare contro l’aumento dei canoni per le concessioni destinate alla nautica. La promessa della propria presenza era arrivata lo scorso lo 2 dicembre a Rimini quando, insieme al collega Andrea Gnassi, il Primo Cittadino di Cattolica era intervenuto alla manifestazione nazionale. Anche l’appuntamento odierno di Roma, promossa da Assomarinas (Associazione Italiana Porti Turistici) in collaborazione con Ucina (Confindustria Nautica), si è reso necessaria per “porre rimedio – scrivono da Assomarinas – ad un aumento, deciso nella Finanziaria del Governo Prodi, che ha violato i contratti di concessione e che ha portato a quadruplicare i canoni dei concessionari mettendo in ginocchio decine di darsene in Italia”. “Il punto è che non si possono cambiare così le carte in tavola – ha detto il Sindaco Gennari – Quando, ad esempio, è stata autorizzata la concessione per la darsena di Cattolica, era stato siglato un accordo preciso tra l’Agenzia del Demanio ed i gestori per il canone, poi sconfessato dalla legge del 2007 che ha rincarato la tassa per i porti turistici”.

IL CASO MARINA DI CATTOLICA. Abbiamo ritenuto di non pagare gli importi maggiorati dei canoni pretesi dall’Agenzia del Demanio”, aveva spiegato Gianfranco Malaisi, amministratore delegato della darsena cattolichina. “Per il Marina di Cattolica, che ha 160 posti barca, il conto è passato da circa 15mila euro l’anno a 45mila. Per il Marina piccola (che di posti ne ha 43), il canone è salito da 6mila a 18mila euro. In pratica il canone è triplicato, e da Roma vengono pretesi (come per gli altri porti) pure gli arretrati fino al 2005”. “Per noi il Marina di Cattolica è e resta un asset importante del nostro territorio, ed è per questo che ci batteremo in tutti i modi per difenderlo”, ha ribadito il Sindaco Gennari.

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