“C’è chi si ricorda dei senzatetto quando si abbassano le temperature, chi aspetta il primo freddo pungente per ‘accendere’ i riflettori sul tema degli homeless sulle difficoltà, a scopi puramente politici. E c’è anche chi pensa prima di ogni cosa a fare una fotografia, invece che avvicinarsi e aiutare.” A parlare è il vicesindaco del Comune di Rimini Gloria Lisi, che prosegue: “L’intervento dei Grilli pensanti su un argomento tanto delicato e difficile come quello della povertà estrema è così palesemente strumentale che non meriterebbe risposta se non fosse che di mezzo c’è un intero sistema di accoglienza e supporto agli ultimi di cui l’amministrazione comunale è parte attiva e integrante. Chiunque voglia far credere che il dramma dei senzatetto si possa risolvere con un battito di ciglia e che la presenza dei clochard in strada sia il segno palese del disinteresse dell’ente pubblico, non solo denota nessuna conoscenza delle dinamiche di un fenomeno come quello della povertà e di come funziona la rete del supporto e degli aiuti, ma dimostra anche come troppo spesso si giochi sulla pelle degli anelli più deboli della società. L’apporto di Papa Giovanni XXIII, Caritas, Capanna di Betlemme, associazioni di volontariato nate allo scopo di sostenere chi ha bisogno (che per natura sono vocate ad aiutare il prossimo, non per dovere), che si aggiunge alla ‘missione’ della Diocesi, è fondamentale e imprescindibile: un sistema di welfare efficace passa per la necessaria cooperazione tra le realtà del terzo settore – talvolta impropriamente criticate – e l’amministrazione pubblica. Che è presente e parte attiva delle attività fisicamente, economicamente, logisticamente. E’ sempre sgradevole dare numeri e dati quando si parla di uomini e donne che vivono in condizioni estreme, ma a volte non ci si può esimere per ribattere a certe considerazioni approssimative e malamente argomentate. Solo nel 2016 il Comune ha messo a disposizione circa 280mila euro per i cosiddetti interventi ‘a bassa soglia’, per la povertà estrema. Un fondo che ha portato a fornire un centinaio di posti letto in prima accoglienza. Un fondo dunque che ha attivato l’operatività concreta di quelle associazioni e di quei privati che i grilli pensanti (mai aggettivo fu più inappropriato, verrebbe da dire) vorrebbero contrapporre ai ‘cattivi’ dell’amministrazione comunale. Questo è solo un esempio, minimo e che non rende l’idea dello sforzo che il sistema nel suo complesso fa per dare il massimo delle risposte a chi vive in difficoltà. Ci sono poi anche progettualità specifiche e sperimentali, come l’housing first, per l’inserimento sociale di 9 senza fissa dimora in altrettante soluzioni abitative.”
“Questa è la risposta concreta. Della comunità e del Comune. – continua il vicesindaco – Il monitoraggio da parte dell’Amministrazione Comunale è costante ed è potenziato in questa stagione. Purtroppo, e non sono pochi, c’è anche chi rifiuta l’aiuto, per diffidenza, per scelta. E spesso sono i volontari, con cui sono a contatto tutto l’anno e che dunque hanno imparato a conoscere, a cercare di convincere a cambiare idea, ad accettare una mano e spesso a dargliela. Nella quotidianità, in quella riservatezza solidale che pensa prima di tutto a fare, e non a produrre uno scatto per goffa brama di scatenare una polemica che più strumentale non si può. Per questo non finirò mai di ringraziare gli uomini e le donne che dedicano il loro tempo libero a chi vive ai margini, e che sfidano il gelo e i disagi per aiutare il prossimo, senza appuntarsi medaglie. E senza farsi selfie. Queste sono persone pensanti, senza tanti grilli per la testa“