Con una selezione delle migliori pellicole di Jean Vigo si inaugurano, domenica 4 febbraio alle ore 10.30, i matinée al Cinema Fulgor: colazione e proiezione al costo di 6 €. Le opere del regista francese, scomparso prematuramente nel 1934, aprono la rassegna dedicata alla Nouvelle Vague che, fino a metà marzo, darà la possibilità al pubblico di godersi la domenica mattina al cinema. Grazie alla collaborazione con la Cineteca di Bologna per questo appuntamento con “Tutto Vigo” verranno proiettati L’Atalante (1934/Francia, 89 min), Zero in Condotta (1933/Francia, 44 min), À Propos de Nice (1930/Francia, 25 min) e La Natation Par Jean Taris, Champion de France (1931/Francia, 9 min). Innovativa nel suo genere, la produzione di Vigo combina istanze storiche, estetiche e figurative che convergono in una poetica realista, anticipando la germinazione delle nouvelles vauges internazionali a venire.
La matinée comincia alle ore 10.30 con la colazione e prosegue alle ore 11.00 con l’inizio delle proiezioni nella Sala Giulietta. Nella Sala Federico verrà, invece, proiettato Chiamami col tuo nome (2018, Italia, Francia, Brasile, Stati Uniti) del regista Luca Guadagnino, tratto dal romanzo omonimo di André Aciman, una struggente storia d’amore e amicizia, sullo sfondo della bassa padana durante la calda estate del 1983.
Info Biglietto:
Colazione + proiezione 6 €.
Fortemente estetica, caratterizzata da libertà linguistiche ed espressive, tagliente, innovativa, a tratti rivoluzionaria ed irriverente, la produzione di Jean Vigo è simbolo esemplare della cinefilia. L’Atalante, inno poetico alla giovinezza eterna dell’amore, è intramontabile per la magia dei suoi personaggi, il suggestivo paesaggio francese, la tematica del viaggio, le passioni, le gelosie, l’amore perduto e quello ritrovato. Il tema della giovinezza ritorna in Zero in Condotta, film disobbediente e sovversivo, sintomo dell’esperienza diretta di Vigo in collegio. Dei ragazzini, privati della loro creatività, scappano dal collegio che li opprime entro schemi comportamentali e conformisti. Irriverente, lirico ed impietoso, Vigo innalza un inno alla vita come desiderio puro e alla privazione della libertà come radice del male.
E con altrettanta irriverenza, in uno slancio di critica sociale, À Propos de Nice, girato con Boris Kaufmann, non esita a denunciare la vanità, gli insulsi divertimenti e le contraddizioni della perduta Nizza e della sua borghesia, ritraendone il grottesco, il nauseabondo. Infine con La Natation Par Jean Taris, Champion de France Vigo dà prova di grande abilità formale e stilistica, con le riprese di atleti che effettuano tuffi e nuotano, seguiti dall’occhio del regista. Vigo si affida alla cinepresa per misurarsi in prospettiva con la distanza dei corpi, studiandone il dinamismo e l’armonia dei movimenti.